Possiamo coltivare un Cymbidium nei nostri appartamenti con le stesse accortezze previste per la cura di tutte le Orchidee: infatti questa pianta appartiene alla famiglia delle Orchidacee ed è una varietà originaria dell’Asia e dell’Australia.

Molti sono gli ibridi che possiamo trovare, i cui fiori hanno svariate forme e colori, dal giallo, al rosa, fino al granata scuro. Il loro nome deriva dal greco kymbos, che significa barca, proprio per la caratteristica forma dei fiori simile a un’imbarcazione.

È una pianta epifita: non necessita di terreno per germogliare e possiamo trovare queste piante in natura avvinghiate alla corteccia dei grandi alberi. Ma non sono parassite e non danneggiano l’albero che li ospita.

Dove coltivare un Cymbidium

Per coltivare il Cymbidium dobbiamo assicurargli un ambiente fresco in cui la temperatura si aggiri tra i 15°C e i 20°C. Non ama temperature superiori i 30 °C e neanche le minime sotto i 10°C. Quindi le nostre case, fresche in estate e calde in inverno, sono l’habitat ideale per la coltivazione di queste piante.

Ricordiamoci che gli sbalzi di temperatura sono necessari per stimolare la rifioritura.

In casa scegliamo un posto molto luminoso e lontano da fonti di calore e dai raggi diretti del sole, soprattutto in estate.

Come coltivare il Cymbidium

Usiamo un vaso trasparente che consente la fotosintesi delle radici e ci permette di controllarne lo stato di salute. Le Orchidee si coltivano con un particolare substrato, composto da torba e pezzi di corteccia, che aiuta la stabilità delle radici e trattiene poco umidità. Contrariamente alle altre piante, le radici dei Cymbidium sono aeree e servono soprattutto per dare stabilità alla pianta: l’umidità viene assorbita anche dalle foglie.

Il travaso si effettua ogni 2-3 anni ed è necessario soprattutto per sostituire il vecchio terriccio con un nuovo substrato specifico per Orchidee. Se le radici sono cresciute possiamo usare un vaso più grande. Terminato il rinvaso, lasciamo il Cymbidium in un ambiente riparato dalla luce e senza acqua per almeno una settimana.

Come irrigare i Cymbidium

L’irrigazione per immersione è il modo più semplice per bagnare i Cymbidium. Ogni settimana riempiamo un recipiente di acqua a temperatura ambiente e immergiamo per metà il vaso, senza far uscire i pezzi di corteccia. Teniamolo per circa 15/20 minuti, in modo che la corteccia e la torba assorbano l’acqua e infine lasciamo scolare molto bene tutta l’acqua in eccesso: le Orchidee odiano l’acqua nel sottovaso e sono facilmente soggette a malattie fungine.

Quando irrighiamo approfittiamo dell’occasione per concimare la pianta: sarà sufficiente diluire una dose di fertilizzante liquido specifico per Orchidee, ogni 15 giorni da marzo a settembre e una volta al mese in inverno.

Come abbiamo visto, le Orchidee e i Cymbidium assorbono l’acqua anche dalle foglie e perciò è importante un alto tasso di umidità ambientale. Quando l’aria è più secca, come in estate quando le temperature superano i 30°C o quando sono in funzione gli impianti di riscaldamento o condizionamento, nebulizziamo acqua sulle foglie frequentemente, anche ogni giorno. Non sui fiori che potrebbero danneggiarsi.

Usiamo acqua senza calcare: depositandosi sulle foglie ne limita la respirazione e la fotosintesi. Meglio usare acqua piovana o demineralizzata. Una soluzione “casalinga” prevede di lasciare per una notte l’acqua in un annaffiatoio, affinché il calcare e le parti più pesanti si depositino sul fondo.

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