Possiamo coltivare un Acero giapponese se stiamo cercando una pianta con un bel fogliame ornamentale e un portamento elegante e insolito grazie al fogliame palmato.

La loro bellezza si esprime poi per tutto l’anno grazie al cambio di colore del fogliame in primavera e in autunno.

Il termine Aceri giapponesi è generico ed esistono diverse specie come l’Acer japonicum o l’Acer palmatum. Si tratta di piante caratterizzate da una crescita lenta e dimensioni contenuti e sono perciò apprezzate nei giardini in cui manca lo spazio.

Dove coltivare un Acero giapponese

Tollerano il gelo fino a -10°C e quindi possono essere coltivati un po’ in tutta Italia. Possono patire quando le estati sono troppo afose, poiché gradiscono un ambiente fresco. Se abitiamo nel sud scegliamo una posizione in mezz’ombra per tutelare la pianta in estate. La luce solare è però importante in autunno per intensificare il cambio di colore delle foglie: maggiore è l’esposizione e più tenderanno al rosso.

Le varietà più sensibili al sole estivo sono quelle con foglie variegate e con foglie rosse frastagliate. Le foglie più larghe si disidratano meno velocemente.

Come irrigare un Acero giapponese

Il terreno deve risultare umido e non troppo secco, quindi dovremo prevedere delle irrigazioni regolari. Specie in assenza di piogge o nei mesi estivi più caldi.

Evitiamo i ristagni idrici che possono facilmente indurre la formazione di spore e malattie fungine. Per ridurre l’evaporazione dell’acqua, possiamo stendere uno strato di pacciamatura ai piedi del fusto.

Il ciclo di concimazione

All’inizio della primavera e dell’autunno arricchiamo il terreno ai piedi della pianta con un fertilizzante a lenta cessione per piante acidofile o un fertilizzante organico, come il letame pellettato. Guarda il nostro video dedicato alle piante acidofile!

Posso coltivarlo in vaso?

Sì, certo: si svilupperà meno in altezza ma sarà ugualmente affascinante. Scegliamo un vaso abbastanza ampio e profondo e usiamo un terriccio per acidofile. È una pianta a crescita lenta, quindi ripeteremo il travaso ogni 3 anni.

La coltivazione in vaso ci permetterà di spostare il vaso nel corso delle stagioni: più in ombra in estate e al sole in autunno per “spingere” i colori delle foglie prima della loro caduta. In inverno spostiamo il vaso in una posizione protetta dai venti freddi e stendiamo uno strato di pacciamatura per proteggere le radici dal gelo.