Possiamo coltivare i Crisantemi in vaso sul nostro terrazzo per poi decorare gli interni con i suoi fiori di tanti colori, ottimi come fiori recisi. Ma possiamo allevarli anche in giardino per arricchire le aiuole e le bordure fiorite.

Il Crisantemo (Chrysanthemum) si presenta in numerose specie e varietà, quasi tutte con fioriture autunnali, da settembre a dicembre. I fiori possono essere gialli, bianchi, rosa, porpora, cremisi, semplici o doppi. Inoltre scegliere tra numerose varietà: a fiore grande o piccolo, sferico, a pompon, a fior di Anemone e stellato.

Per la coltivazione in vaso sono indicati i Crisantemi coreani, la cui fitta produzione di boccioli copre la vegetazione.

Se in Occidente associamo i Crisantemi al ricordo dei defunti, in realtà il loro nome deriva dal greco e significa “fiore d’oro” e ha una valenza positiva in tutto il mondo. In Giappone sono particolarmente apprezzati, tanto che venivano offerti agli dei e gli si attribuiva il potere di allungare la vita.

Dove coltivare i Crisantemi

I Crisantemi sono una pianta di bassa manutenzione che possiamo collocare al sole ma in un’area riparata, con una temperatura di 15/16°C. Noteremo che la fioritura avviene quando le giornate si accorciano e la luce è presente per meno di 14 ore al giorno.

Se lo coltiviamo in vaso, in estate spostiamo la pianta in mezz’ombra, per garantire un clima fresco.

La temperatura minima invernale non dovrebbe scendere sotto i 3 °C per assicurarci una buona fioritura nei mesi invernali.

Come coltivare i Crisantemi

Se asportiamo i boccioli laterali, l’infiorescenza centrale diventerà più grossa, ma così otterremo un numero inferiore di fiori. Possiamo produrre nuove piante per talea.

Da giugno a novembre, diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore ogni 15 giorni.

Come irrigare i Crisantemi

Innaffiamo regolarmente i Crisantemi in particolare durante la fioritura, facendo attenzione a non creare ristagni idrici che porterebbero marciumi radicali.

Irrighiamo solo quando il terriccio si è asciugato, evitando di bagnare le foglie, sempre pre prevenire lo sviluppo di malattie fungine, come la Ruggine.