Usare le piante sempreverdi in giardino correttamente è importante poiché garantiscono la presenza del fogliame in tutte le stagioni. In particolare in inverno, quando sono fondamentali per dare un’immagine “viva” allo spazio esterno.

La presenza delle foglie per tutto l’anno le fanno le piante ideali per creare schermi frangivista o contro il vento oppure per realizzare bordure basse decorative.

Se dovessimo paragonare un giardino al corpo umano, le piante sempreverdi sarebbero l’ossatura. Poiché servono per creare strutture vegetali, siepi frangivista, bordure basse decorative e sono quindi uno strumento per delimitare confini e suddividere gli spazi.

Una volta creata l’ossatura composta dalle piante sempreverdi, potremo aggiungere le fioriture stagionali. Come le bulboso primaverili o autunnali o le piante annuali, da coltivare ai piedi delle piante più grandi. Ingentiliscono la staticità della struttura sempreverde con la sorpresa delle loro fioriture effimere e colorate.

In linea di massima, in un giardino le sempreverdi dovrebbero essere almeno i due terzi delle specie coltivate, al massimo la metà.

Come usare le piante sempreverdi in giardino

Nell’associare le piante sempreverdi consideriamo il portamento e il colore. Quindi non abbineremo due specie a foglia scura o con fogliame simile. Possiamo scegliere tra fogliami scuri, chiari, porpora, argentati e variegati: sfruttiamo questa libertà per creare contrasti.

Per creare delle siepi preferiamo le piante con foglie piccole, come il Bosso o il Tasso. Questo tipo di foglie può essere tagliato con un comodo tosasiepi. Al contrario le piante con foglia grande, come il Lauroceraso e l’Aucuba, sono molto decorative ma vanno potate con le forbici. Quindi richiedono un maggior impegno nella manutenzione.

I sempreverdi più rustici e resistenti, e anche quelli maggiormente utilizzati nei giardini italiani, sono il Viburnum tinus, l’Eleagno, l’Evonimo, il Bosso, la Photinia, il Ligustro e il Pittosforo.