Seminare un orto in un semenzaio protetto ci permette di anticipare tutti i periodi di coltivazione. Molti ortaggi hanno bisogno di determinate temperature minime notturne per poter germogliare all’aperto. La semina protetta ci permette di evitare questo problema e di creare artificialmente le condizioni per far germogliare i semi che, in seguito, trapianteremo nell’orto o nei vasi.
Molte verdure crescono anche con 5/10°C, ma molte richiedono almeno 15°C, come i Cetrioli, i Peperoni, le Melanzane, i Meloni e i Pomodori.
Con un semenzaio e uno spazio illuminato e riscaldato possiamo iniziare a seminare le piante da orto già a febbraio. I semenzai possono essere conservati sia in una serra fredda sia in casa, purchè in un luogo esposto ai raggi solari e riscaldato. Una serra fredda esposta al sole ha mediamente una temperatura di circa 5°C rispetto alle minime esterne.
Seminare un orto in un semenzaio: come fare
Possiamo utilizzare delle apposite vaschette in plastica, spesso dotate di coperti per migliorare l’effetto serra, abbinate ai vasetti alveolari in fibra di cocco pressata. Per i semi più grandi possiamo usare anche piccoli vasetti o confezioni usate dello yogurt. Rispetto ai singoli vasi, le vaschette e i vassoi rettangolari sono più pratici e più facili da impilare e gestire.
Se abbiamo dei bambini possiamo coinvolgerli in questa fase per costruire i contenitori. Oltre alle confezioni di yogurt possiamo infatti creare dei piccoli vasi anche con i rotoli di cartone della carta da cucina o piegando semplicemente dei fogli di giornale. Anche la semina sarà un atto magico per i bambini: in pochi giorni vedranno spuntare una pianta dal vaso che hanno costruito e seminato!
Come seminare nel semenzaio
All’atto della semina, riempiamo vasi e alveoli con un terriccio specifico per la semina: è più drenante e povero di sostanze nutritive, poiché un eccesso di concimi potrebbe bruciare i giovani germogli.
Pressiamo il substrato per evitare eventuali bolle d’aria e procediamo alla semina
I semi più grandi sono più facili da gestire e possiamo inserirne uno per ogni alveolo. I semi più piccoli invece ci espongono al rischio di far crescere troppe piantine in un solo vaso, obbligandoci in seguito a tagliare le più deboli per favorire la più sana. Se li mescoliamo con un po’ di sabbia sarà più facile dividerli in modo omogeneo negli alveoli. Per tracciare i buchi o i solchi possiamo aiutarci con la punta di una matita.
Lasciamo vicino alle piantine le bustine di semi avanzate: ci serviranno per ricordare cosa abbiamo piantato e contengono le informazioni e le distanze da mantenere nell’orto che ci serviranno quando le trapianteremo.
Al termine delle operazioni di semina, ricopriamo i semi con un velo di terriccio e vaporizziamo acqua in modo delicato e senza smuovere il substrato.
Se abbiamo usato una vaschetta con coperchio, usiamolo e posizioniamola in un luogo caldo e ben illuminato. Se invece usiamo dei vasi o i vassoi in fibra di cocco possiamo coprirli con uno film plastico, che bucherelleremo con uno stuzzicadenti, in modo da permettere un minimo di ricambio d’aria.
Come irrigare e curare un semenzaio
Ogni 2 giorni apriamo il semenzaio e controlliamo lo stato di salute delle piantine. Provvediamo naturalmente a nebulizzare l’acqua se necessario. Non esageriamo con l’irrigazione: il terriccio deve risultare umido ma senza ristagni nel sottovaso.
Quando i semi germoglieranno e le piantine avranno prodotto almeno 5 foglie potremo procedere al trapianto (detto ripicchettaggio) nell’orto all’aperto. Naturalmente lo affronteremo quando le temperature minime avranno raggiunto stabilmente il livello necessario per la coltura. In alternativa possiamo trapiantarle in un vaso.