Possiamo coltivare i Cetrioli nell’orto ma anche in vaso sul terrazzo. Non è difficile a patto di seguire pochi e semplici accorgimenti!

Il Cetriolo (Cucumis sativus) è una pianta annuale che appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae ed è storicamente molto presente negli orti italiani. Ha un portamento rampicante o strisciante e dal suo fusto spuntano grandi foglie e fiori gialli che si trasformeranno nel frutto. Simile allo Zucchino ma con una buccia più spessa e bitorzoluta.

In cucina il Cetriolo è apprezzato in cucina poiché ha poche calorie (13 kcal ogni etto) pur essendo ricco di vitamine e minerali utili. Fin da Cinquecento il suo succo viene usato come emolliente e rifrescante per la pelle.

Possiamo scegliere tra differenti varietà di Cetrioli in funzione dell’uso che vorremo farne. Gli ibridi “slicer” sono particolarmente indicati per essere consumati freschi nelle insalate, mentre ci sono altre varietà più adatte per la conservazione sott’aceto. Se desideriamo conservali sott’aceto dovremo raccogliere i Cetrioli quando sono ancora acerbi e di piccole dimensioni. Se invece li useremo freschi in insalata possiamo attendere il giusto grado di maturità, ma prima che la buccia diventi molle e il frutto tenda a ingiallire.

Possiamo inoltre scegliere tra varietà con frutti più o meno lunghi, da 18 a 40 cm, e con cicli vegetativi precoci o tardivi. Ci sono anche varietà che producono Cetrioli bianchi.

Come coltivare i Cetrioli

Possiamo iniziare la coltivazione dai semi oppure dalle piantine già spuntate che si possono acquistare nei centri giardinaggio.

In entrambi i casi all’inizio della primavera dovremo lavorare il terreno dell’orto in cui desideriamo piantare i Cetrioli, in modo da renderlo morbido e adatto per ricevere i semi e le piantine. Scegliamo uno spazio esposto al sole e con vanga e zappa rompiamo le zolle più coriacee, togliamo sassi e le parti organiche di altre piante. Infine livelliamo e rendiamo omogeneo il suolo con un rastrello. In questa fase possiamo integrare un concime naturale, come il letame pellettato, la pollina, la cornunghia o un compost vegetale.

I Cetrioli sono piante rampicanti e necessitano di un supporto sul quale crescere. Dopo aver preparato il terreno, possiamo dedicarci alla costruzione dei tutori. Se abbiamo poche piante possiamo utilizzare un semplice bastone da conficcare nel terreno; se invece abbiamo tante piante potremmo sfruttare una rete o un traliccio.

La semina o il trapianto all’aperto si effettuano quando le temperature minime superano stabilmente i 15°C ed è scongiurato il rischio di gelate. Indicativamente da aprile a maggio a seconda della zona climatica. I semi impiegheranno circa 3/4 mesi per fruttificare, mentre le piantine da trapianto richiedono circa 40 giorni prima della raccolta.

La semina può essere effettuata già a marzo usando un semenzaio, da esporre alla luce ma protetto dal freddo. Quando le piantine spunteranno e le temperature esterne saranno salite potremo trapiantarle nell’orto all’aperto.

Manteniamo una distanza di circa 40 cm tra ogni piantina e circa 1 metro tra ogni fila.

A seconda se si tratta di varietà precoci o tardive, la raccolta si effettua da giugno a ottobre. Se effettuiamo una semina scalare, per esempio una volta al mese, avremo un raccolto di Cetrioli dall’estate fino all’autunno.

Come irrigare i Cetrioli

Richiede molta acqua durante tutta la fase di fioritura e fruttificazione. Irrighiamo regolarmente ma senza esagerare e creare ristagni d’acqua persistenti alla base delle piante.

Come raccogliere i Cetrioli

Durante la fase di maturazione dei frutti possiamo raccoglierne qualcuno ogni giorno per i bisogni della famiglia, in modo da averne sempre a disposizione.

Per togliere i frutti usiamo un coltello affilato o una forbice: se le spezziamo a mano rischiamo di danneggiare la pianta.

Coltivare i Cetrioli: i nemici naturali

L’eccesso di acqua e di umidità possono stimolare malattie fungine tipiche dei Cetrioli, come la Peronospora e la Botrite detta anche muffa grigia. In estate invece la pianta è esposta all’attacco degli Afidi.

Quando irrighiamo e raccogliamo i Cetrioli controlliamo sempre a fondo le nostre piante, per cogliere alle prime avvisaglia la presenza di un problema. In questo modo, agendo tempestivamente, potremo risolvere il problema anche con prodotti naturali e consentiti in agricoltura biologica.

La potatura dei Cetrioli

Anche se pochi lo sanno, i Cetrioli andrebbero “sfemminellati” come i Pomodori. Quando la pianta avrà attecchito e sarà cresciuta, dovremo cioè potare i getti laterali che si sviluppano diagonalmente tra il fusto e l’attacco delle foglie. Questa operazione si esegue nei primi 50 cm di fusto, mentre nel resto della pianta i rami vanno cimati dopo la quinta foglia.

In questo modo anticipiamo l’entrata in produzione della pianta, perché la spingiamo a concentrarsi sulla produzione di fiori e frutti, aumentando così il raccolto. Non solo: la presenza di meno foglie “inutili” ridurrà l’umidità ambientale e quindi anche il rischio di malattie fungine.