Saper scegliere le piante acidofile più adatte per il nostro giardino o il nostro terrazzo è importante per ottenere successo nella coltivazione. Grazie alla collaborazione con la Scuola Agraria del Parco di Monza, abbiamo chiesto al suo docente e agronomo, Matteo Ghiringhelli, di insegnarci a scegliere e riconoscere le piante acidofile più diffuse.
Come scegliere le piante acidofile per il giardino e il terrazzo
Una prima distinzione è tra piante acidofile di tipo erbaceo (come Giglio, Calla o Cleome), arbustivo (come l’Azalea, il Rododendro o le Kalmie) e arboreo (come gli Aceri, il Liquidambar, la Betulla o l’Acero giapponese che può essere coltivato in vaso).
Tutte queste piante ben si adattano alla mezz’ombra. L’esposizione solare diretta e troppo intensa provoca bruciature fogliari.
Le acidofile si caratterizzano per la richiesta di un terreno con un pH acido o sub-acido. Dovremo perciò utilizzare terricci e concimi specifici per mantenere questa caratteristica nel substrato di coltivazione.
Se abbiamo spazio, possiamo abbinare piante acidofile con colori differenti. Come un’Acero dissectum di colore verde insieme all’Acero corallino (Acer sango-kaku) con il suo folto fogliame e i rami di colore rosso-arancione brillante.
Leggi questa notizia per scoprire come misurare e correggere il pH del terreno.