Possiamo coltivare un Hibiscus rosa-sinensis per creare nella nostra abitazione un angolo colorato e raffinato grazie ai suoi magnifici fiori.

L’Ibisco non necessita di un’elevata manutenzione e possiamo coltivarlo in vaso come pianta singola nel nostro balcone o in casa e godere di una lunga e ininterrotta fioritura estiva da maggio e fino ai primi freddi.

L’Hibiscus rosa-sinensis o rosa di Cina, tipico ornamento nei capelli delle donne hawaiane, è un arbusto dai fiori magnifici e sensuali, larghi fino a 12 cm, mentre la sua altezza media può raggiungere fino a 1,5 metri.

Scegliendo un Ibisco possiamo scegliere tra una varietà di colori: bianco, giallo, arancione, rosso, fino a fiori bicolori e screziati. Oltre alle tradizionali corolle semplici in colori solari, esistono meravigliose varietà con fiori doppi o semidoppi. Interessante anche l’Hibiscus syriacus.

Dove coltivare un Hibiscus rosa-sinensis

I raggi diretti solari possono ustionare le foglie e vanno evitati specialmente nei mesi più afosi e se viviamo in zone con climi caldi. Scegliamo una posizione in mezz’ombra ma molto luminosa: se la luce scarseggia i fiori impallidiscono. Se lo coltiviamo in vaso, possiamo spostare la pianta nel luogo più adatto in funzione delle stagioni e del clima esterno.

La temperatura ideale di coltivazione è compresa tra i 17°C e i 28°C. Va proteggerlo dal freddo e dal vento troppo forte. Da ottobre ripariamolo in un ambiente luminoso e fresco, cioè non oltre i 20°C. Sotto gli 8°C la pianta va in sofferenza.

Come coltivare un Hibiscus rosa-sinensis

L’Ibisco gradisce un terreno con un pH più acido e all’atto del travaso è bene utilizzare un terriccio specifico per piante acidofile.

Per fornire i necessari nutrimenti alla pianta e mantenere il giusto grado di pH al terriccio, prevediamo un ciclo di concimazione annuale. Possiamo usare un fertilizzante liquido, specifico per piante acidofile, da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni, da aprile a ottobre. Nei mesi invernali riduciamo a 1 volta al mese.

Travasiamolo in un contenitore leggermente più grande ogni due. Approfittiamo dell’occasione per togliere e gettare il vecchio terriccio esausto e sostituirlo con un nuovo substrato per acidofile.

Come irrigare l’Ibisco

Manteniamo il terriccio umido ma evitiamo di eccedere e di lasciare acqua stagnante nel sottovaso.

La frequenza e la quantità di acqua dipendono dalla grandezza del vaso e dalla temperatura esterna. Nei vasi più piccoli l’acqua evapora più velocemente in estate: quindi le irrigazioni saranno più generose e frequenti.

Se possibile usiamo acqua senza calcare: a lungo andare tendere a rendere più calcareo e meno acido il pH del terreno. Meglio utilizzare l’acqua piovana o acqua demineralizzata. Possiamo anche usare l’acqua del rubinetto, avendo però cura di lasciarla decantare per una notte in modo da far depositare sul fondo il calcare.