Tra i metodi per conservare i fiori recisi più a lungo ci sono alcune soluzioni scientificamente dimostrate ma anche molte “leggende metropolitane”, frutto della tradizione popolare e dei “consigli della nonna”. Soluzioni che talvolta non portano alcun vantaggio concreto o peggio fanno male ad alcuni tipi di fiore.

Vediamo insieme quali sono le tecniche da sfruttare e quelle che dovremmo evitare!

Come conservare i fiori recisi più a lungo: 10 consigli da non perdere!

1. Quando tagliare i fiori recisi

Se raccogli i fiori recisi dal tuo giardino, tagliali alla mattina presto alla sera. Cioè quando la temperatura è più bassa e l’umidità nel fiore è più alta.

2. Cambiamo l’acqua ogni giorno

I fiori recisi, essendo stati tagliati, non sono più “vivi” ma hanno bisogno di acqua per durare più a lungo. L’immersione di una pianta morta in un liquido però, come sappiamo, tende a generare batteri e muffe. Che contribuiscono alla perdita di tono del fiore perché tende a marcire.

Per far durare più a lungo i fiori dobbiamo quindi mettergli sempre a disposizione acqua fresca. Quindi va cambiata ogni giorno. In estate anche due volte al giorno!

Quando cambiamo l’acqua, puliamo il vaso e togliamo eventuali tracce di foglie o materiale organico.

3. Non riempiamo il vaso di acqua

Visto che cambiamo l’acqua tutti i giorni, non abbiamo bisogno di grandi quantità ed è un errore riempire il vaso fino all’orlo. Così esporremmo tutto il gambo al rischio di marciumi, mentre potremmo limitarci a pochi centimetri sul fondo del vaso.

4. Scegliamo il vaso giusto

Il vaso deve essere proporzionato alla grandezza del mazzo di fiori.

5. Accorciamo il gambo ogni giorno

Durante il cambio d’acqua quotidiano, tagliamo il fondo di tutti i gambi di 1 cm. Toglieremo così eventuali marciumi e avremo sempre un gambo “sano”.

6. Tagliamo i gambi in obliquo

Il taglio dei gambi va fatto il più possibile in obliquo, per aumentare lo spazio esposto all’acqua.

7. Usiamo sempre lame disinfettate

Per tagliare il gambo dei fiori ogni giorno meglio usare lame ben affilate e disinfettate. È sufficiente scaldarle con una fiamma o pulirle con alcool. Così riduciamo il rischio di danneggiare i tessuti e preveniamo la diffusione di batteri.

8. Scegliamo un luogo fresco

Più l’acqua si scalda e più proliferano i batteri. Posizioniamo il vaso in un luogo ombreggiato, ventilato e lontano dai raggi diretti del sole e da fonti di calore.

Per mantenere l’acqua più fresca, nei mesi freddi possiamo spostare il vaso all’esterno la mattina presto o alla sera. Ma attenzione alle temperature che non devono scendere sottozero: nelle celle frigorifere i fiori recisi vengono conservati intorno ai 2°C e con una umidità elevata per rallentare il processo di scolorimento.

9. Via i fiori appassiti

Se nel mazzo ci sono tanti fiori, magari differenti fra loro, togliamo quotidianamente quelli appassiti. Possono rilasciare sostanze che accelerano l’appassimento degli altri fiori.

10. Usiamo i conservanti per fiori recisi

Nei negozi specializzati possiamo acquistare dei conservanti per fiori recisi: prodotti specifici e concepiti appositamente per depurare l’acqua e conservare i fiori recisi più lungo, grazie alla presenza di sostanze nutritive e antimicrobici. Spesso nei mazzi che si acquistano nei negozi viene regalata una piccola bustina legata al gambo.

Molti rimedi della “tradizione” sono già stati smentiti scientificamente da uno studio condotto in Olanda. I test hanno dimostrato che non serve a niente inserire aspirine, bibite gassate, cloro, candeggina o monete di rame nell’acqua dei fiori recisi. Anzi in alcuni casi hanno riscontrato dei danni sulle foglie di alcuni fiori a causa dell’uso dell’aspirina.

Alcuni rimedi hanno una logica, ma diventano inutili se seguiremo questo decalogo. Poche gocce di candeggina in effetti disinfettano l’acqua ed evitano l’insorgere di batteri. Ma se esageriamo rischiano di danneggiare i fiori. Inoltre se cambiamo l’acqua tutti i giorni abbiamo già scongiurato questo pericolo senza usare la candeggina.

Anche il rame ha proprietà antibatteriche: ma un solo centesimo è poco per influenzare tutta l’acqua contenuta nel vaso. Dovremmo quasi riempirlo di monete per ottenere un effetto tangibile. Anche in questo caso, meglio cambiare l’acqua tutti i giorni. Idem per l’Aspirina: contiene acido salicilico che può prevenire la formazione di muffe e batteri nell’acqua, ma perché buttare farmaci quando è sufficiente sostituire l’acqua ogni giorno?

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