Le sostanze di base per la cura delle piante sono una risorsa molto importante per gli appassionati di giardinaggio per mettere in atto delle strategie di difesa biologica integrata. A partire da quest’anno gli hobbisti possono acquistare un’offerta molto limitata dei tradizionali fungicidi e insetticidi a cui eravamo abituati. Oggi la maggior parte dei fitofarmaci può essere usata solo da persone con il patentino fitosanitario. Non solo i “pesticidi chimici” ma anche alcune consentite in agricoltura biologica, evidentemente giudicate inadatte per un consumatore hobbistico.

La “difesa biologica” è quindi una strada obbligata oltre che un modo per ridurre l’uso della chimica nel giardino. Con vantaggi per chi lo “vive”, come i bambini e gli animali domestici, ma anche per noi che facciamo i trattamenti.

Cosa sono le sostanze di base per la cura delle piante

Le sostanze di base sono definite ed elencate dal Regolamento europeo 1.107 del 2009 riguardante i fitosanitari. Si tratta di sostanze di origine naturale (vegetale, minerale, ecc.) che non hanno scopi fitosanitari ma si sono dimostrati efficaci per limitare o eliminare la presenza di insetti parassiti e malattie fungine delle piante. Dopo anni di sperimentazione nell’agricoltura biologica professionale, oggi le sostanze di base sono disponibili anche per gli hobbisti e rappresentano un valido aiuto per difendere le nostre piante del giardino, del terrazzo o dell’orto. Pur essendo prodotti di origine naturale, la normativa europea richiede comunque una valutazione della sicurezza ambientale, considerando che la sicurezza per gli esseri umani è già garantita poiché spesso si tratta di prodotti destinati anche un uso alimentare.

Quali sono le sostanze di base per la cura delle piante

Le sostanze di base usate nel giardinaggio hanno di solito un’origine vegetale o minerale.

Tra le sostanze di base di origine vegetale è molto utile l’Estratto di Equiseto, ricavato dalla pianta Equisetum arvense, che contiene Silice, una sostanza che stimola le difese naturali delle piante e rafforza i tessuti delle piante contro le principali malattie fungine, come la Bolla, la Monilia, l’Oidio, la Peronospora, la Ruggine e la Ticchiolatura. È consentito in agricoltura e quando si dissolve nel terreno diventa un ottimo fertilizzante, poiché è ricco di Potassio, Calcio e Magnesio.

Anche l’Estratto di Ortica è una sostanza di base molto utile. Il suo succo irritante svolge un’azione urticante contro i principali insetti con apparato boccale pungente/succhiante, come Acari, Afidi e Cocciniglie.

Tra le sostanze di base di origine minerale ricordiamo invece l’Idrossido di Calcio e l’Idrogeno Carbonato di Sodio.

Il primo, noto come calce spenta o calce idratata, si usa in agricoltura per neutralizzare l’acidità del Solfato di Rame nella poltiglia bordolese. È stato inserito tra le sostanze di base proprio per le sue proprietà antifungine.

L’Idrogeno Carbonato di Sodio, noto come bicarbonato di sodio, si usa negli alimenti, nei dentifrici e anche nei medicinali. In agricoltura viene utilizzato per le sue proprietà antifungine, in particolare contro l’Oidio e la Ticchiolatura.

Come abbiamo visto dagli esempi, le varie sostanze di base svolgono un’azione protettiva nei confronti di determinati problemi. Agiscono sia creando un habitat sulle foglie inadatto per la formazione delle spore e per l’ovideposizione degli insetti parassiti, sia agendo direttamente sui fitofagi e sulle malattie fungine eliminandoli e rendendoli innocui.

Cosa sono gli elicitori

Tra le sostanze di base troviamo anche gli elicitori. Non si tratta di agrofarmaci ma di sostanze che stimolano il miglioramento delle difese naturali delle piante.

Come noi umani abbiamo un sistema immunitario, anche le piante hanno un naturale sistema di difesa contro i nemici e le malattie.

È stato dimostrato che le piante sono in grado di riconoscere la presenza di un potenziale pericolo e di mettere in atto una serie di forme di difesa. Per esempio ci sono piante che diffondono nella linfa sostanze velenose o amare per tenere lontani gli erbivori. Oppure riconoscono la presenza degli Afidi ed emettono profumi per attirare le Cocciniglie, che sono ghiotte delle uova di questi parassiti.

Le stesse spine sono una forma di difesa contro gli animali che mangiano le piante. E non si tratta soltanto di grandi spine vistose, come quelle delle More o di alcuni Agrumi, ma anche i piccoli peli rigidi che crescono sugli steli delle normali piante di Pomodoro: hanno la lunghezza adatta per tenere lontani Afidi e Acari e impedirgli di pungere la pianta con lo stiletto che usano per bucare le parti verdi. In alcuni casi le piante rendono più spessa e dura la cuticola della foglia, cioè la parte più esterna, per impedire agli insetti con apparato boccale pungente/succhiante di bucare le foglie.

È stato anche dimostrato che, in presenza di un attacco di un insetto o di una spora fungina, le pianta tende ad accumulare alcune sostanze nelle zone in pericolo. Si tratta di fitoalessine, che includono diverse specie di sostanze come i flavonoidi e i terpeni, cioè composti antimicrobici che le piante producono quando un patogeno entra in contatto con qualcuna delle loro parti.

Gli elicitori, che fanno parte delle sostanze di base, sono sostanze di origine naturale e consentite in agricoltura biologica che non agiscono direttamente con gli insetti o i funghi ma stimolano lo sviluppo delle difese naturali delle piante.

Come fanno? Semplice, simulando un attacco, ma senza danni per il vegetale. La pianta riconosce il problema e mette in atto tutti i sistemi di difesa naturali a sua disposizione. In questo modo sarà più preparata e meno esposta quando arriverà un vero attacco di parassiti o funghi. Per esempio la Laminarina, che si ottiene da un’alga scura, e il Chitosano cloridrato, un polimero ottenuto dalla chitina, contenuta negli scheletri di insetti e granchi, hanno una struttura cellulare simile a quella delle spore fungine e stimolano nella pianta l’adozione di difese naturali contro le malattie fungine.

Come si usano le sostanze di base e gli elicitori: la difesa biologica integrata

I prodotti di origine naturale, come le sostanze di base e gli elicitori, svolgono soprattutto un’azione preventiva e non sono degli insetticidi o fungicidi che risolvono subito il problema.

È quindi importante utilizzarle periodicamente prima della comparsa degli insetti (in primavera e in estate) e delle malattie fungine (nei periodi più piovosi in autunno). Inoltre è bene ricorrere a soluzioni di “difesa integrata”, cioè usando insieme più soluzioni con azioni differenti. Per esempio l’Olio di Neem, un corroborante biologico che si può applicare in fertirrigazione (cioè nel terreno), ha un effetto fagorepellente e quindi rende immangiabili le foglie per gli insetti fitofagi. Possiamo usarlo insieme all’Estratto di Equiseto che crea una pellicola sulle foglie per proteggerle dalle malattie fungine.

La dose e la modalità di applicazione, molto più ripetitiva rispetto agli agrofarmaci, giocano un ruolo fondamentale per il conseguimento dell’efficacia.

Sulle confezioni troverete le corrette modalità di utilizzo e i dosaggi per le varie specie di piante da trattare (orto, frutto, ornamentali, ecc.).

Leggi questo articolo per scoprire come si usano i Corroboranti per difendere le piante in modo biologico!