Le piante in casa fanno bene alla salute ed è bene sfatare la leggenda metropolitana secondo cui le piante non si tengono in camera da letto perché “rubano” l’Ossigeno. Ora vi spieghiamo perché!

Le piante in casa fanno bene alla salute: come respirano

Per poter crescere, far spuntare una nuova foglia o un bocciolo le piante hanno bisogno di nutrirsi e lo fanno esattamente come noi: bruciando gli zuccheri. La rottura di una molecola di glucosio (lo zucchero delle piante) libera molta energia e non mancano nelle piante visto che le catene di zuccheri formano le fibre di cellulosa, cioè il polimero di cui sono costituite le piante.

Questo processo avviene tramite la respirazione, quando zuccheri e Ossigeno (O2) vengono legati per produrre energia, con lo scarto di Anidride Carbonica (CO2) e acqua (H2O). In particolare per liberare l’energia di 1 molecola di glucosio (C6 H12 O6) servono 6 molecole di Ossigeno (O2) con lo “scarto” di 6 molecole di Anidride Carbonica (CO2) e acqua (H2O).

Quindi è vero che le piante “emettono” anidride carbonica con la respirazione.

La fotosintesi clorofilliana

Ma questa energia, sotto forma di glucosio, dove la prendono le piante? Dal sole e da un piccolo miracolo che chiamiamo fotosintesi clorofilliana. Con pochi elementi, Anidride Carbonica e Acqua, e grazie all’energia solare le piante riescono a produrre zuccheri, scartando Ossigeno.

Anche in questo caso, per la precisione, usano 6 molecole di Anidride Carbonica e acqua per produrre 1 molecola di glucosio, rilasciando 6 molecole di Ossigeno.

Apparentemente potrebbe sembrare che l’attività della respirazione e della fotosintesi annullino la produzione di Ossigeno e di Anidride Carbonica, ma non è così. Perché la pianta usa gran parte degli zuccheri per la costruzione della cellulosa e per produzione di nuove foglie, fiori, frutti, ecc. Solo una minima parte viene utilizzata per la respirazione: quindi l’attività di sequestro della CO2 e di produzione di Ossigeno, tipica della fotosintesi, è molto superiore rispetto alla respirazione, che al contrario usa Ossigeno e rilascia Anidride Carbonica. È per questa ragione che le piante sono scientificamente note come una soluzione naturale per la riduzione della CO2 nell’atmosfera.

Le piante sono pericolose in camera da letto?

Come abbiamo visto, una pianta d’appartamento, a seconda della specie, in una giornata produce con la fotosintesi 8/10 volte l’Ossigeno che usa per la respirazione. Quindi, le piante d’appartamento non “rubano” ossigeno.

È però vero che di notte, quando la fotosintesi è limitata, le piante consumano Ossigeno ed emettono Anidride Carbonica. Ma è bene supportare questa analisi da qualche informazione in più per capirne la reale entità del problema. Secondo recenti studi una pianta media d’appartamento usa circa 0,13 grammi (90 ml) di Ossigeno in una notte, mentre un uomo ne consuma 600 grammi, cioè oltre 4.000 volte di più. Quindi il “consumo” di 1 persona in una camera da letto è pari a circa 4.500 piante. Visti i benefici generali, possiamo sicuramente dire che il minimo impatto notturno su Ossigeno e CO2 e è ampiamente compensato nelle 24 ore.

Le piante d’appartamento inoltre hanno la capacitià di assorbire e trattenere gli inquinanti indoor presenti nell’aria delle nostre case. Per maggiori informazioni leggi questa notizia!