La concimazione delle piante in vaso è fondamentale per il corretto sviluppo dei vegetali poiché il substrato di coltivazione è limitato al vaso. In natura le piante possono cercare gli elementi nutritivi nel suolo propagando le radici, nel vaso questo non può avvenire e dobbiamo essere noi a fornire gli elementi nutritivi necessari.
Fortunatamente in commercio possiamo trovare differenti soluzioni da scegliere in base al tipo di pianta e al tempo che possiamo dedicare alla cura delle piante. Scopriamoli insieme!
Concimazione delle piante in vaso: tra fertilizzanti e biostimolanti
Per crescere correttamente le piante hanno necessità di macroelementi (Azoto N, Fosforo P e Potassio K), mesoelementi (come Calcio, Ferro, Magnesio e Zolfo) e microelementi (come Boro, Manganese, Molibdeno, Rame, Zinco, ecc.).
Alcune specie hanno maggiori o particolari necessità: per esempio le piante acidofile hanno difficoltà ad assumere il Ferro dal terreno e richiedono dei fertilizzanti “rinverdenti” a base di Ferro chelato. È per questa ragione che in commercio troviamo dei fertilizzanti specifici per piante da fiore, sempreverdi, acidofile, orchidee, piante grasse, agrumi, orticole, palme, bonsai, ecc. Per avere la garanzia di offrire una concimazione con una ricetta di elementi bilanciata in funzione del tipo di pianta.
Per il benessere della pianta sono molto utili anche i biostimolanti. Sono sostanze a base di materie prime di origine naturale (alghe, agrumi, ecc.) che hanno la capacità di migliorare la qualità del suolo, in particolare la flora micro-batterica utile per la fertilità. Possono essere utilizzati in aggiunta al normale ciclo di concimazione, specialmente all’atto del travaso o per stimolare la ripresa vegetativa in primavera.
Come scegliere il concime
In base alle materie prime possiamo effettuare una prima distinzione fra 3 tipi di fertilizzanti: quelli organici, cioè naturali come lo stallatico o la cornunghia, quelli minerali di sintesi e quelli organo-minerali, con base naturale e l’aggiunta di nutrienti di sintesi. Per le piante dell’orto o le aromatiche meglio usare i concimi organici e consentiti in agricoltura biologica.
In funzione del tempo che possiamo dedicare al giardinaggio, possiamo scegliere tra diverse soluzioni. Assolvono tutte alla stessa funzione, concimare, ma con metodologie differenti.
Chi ha molto tempo da dedicare alle piante può ricorrere a un concime liquido. Le sostanze nutritive sono subito disponibili per le radici e garantiscono un “pronto effetto”: sono utili soprattutto per le piante da fiore per spingere la produzione di boccioli. Si diluiscono nell’acqua per l’irrigazione. Si usano ogni 10/15 durante il periodo vegetativo. Nel caso delle piante d’appartamento sempreverdi ridurremo in autunno e inverno a 1 volta al mese.
I concimi in polvere o idrosolubili si usano come i concimi liquidi e in alcuni casi possono essere nebulizzati sulla chioma per una concimazione fogliare.
I concimi a lenta cessione e a cessione programmata hanno invece la caratteristica di sciogliersi lentamente, rilasciano nel terreno le sostanze nutritive per molti mesi. I macroelementi sono contenuti in granuli confettati che tendono a disgregarsi per azione dell’acqua e/o della temperatura. Possono durare da 4 a 6 mesi, riducendo gli interventi di concimazione a 2/3 volte all’anno.
L’ultima novità sono i concimi in bastoncino o stick. Funzionano come i fertilizzanti a lenta cessione ma hanno una forma allungata che semplifica il compito di infilarli nel terreno. Di solito hanno una durata più contenuta, intorno ai 2/3 mesi.
Rispettiamo sempre i dosaggi indicati sulle confezioni: un eccesso di fertilizzante, specialmente quelli minerali, non fa crescere di più la pianta, ma anzi la può “bruciare” e causarne una morte prematura.
Quando si concima?
Il programma di concimazione dipenderà dal tipo di pianta.
Le piante orticole che durano solo un anno si concimano bene all’atto della semina o del trapianto e possono essere “aiutate” durante il ciclo vegetativo. Dopo il raccolto interromperemo. Idem per le piante da fiore annuali: al termine della fioritura le butteremo.
Le piante perenni da esterno, come gli Agrumi o le aromatiche, vanno invece concimate per tutto l’anno. In inverno molte piante vanno in riposo vegetativo e possiamo interrompere le concimazioni, specialmente quelle con i fertilizzanti liquidi. Anche se in primavera abbiamo usato un prodotto liquido, con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno possiamo ricorrere a un fertilizzante a lenta cessione, che arricchirà il terreno durante i mesi freddi, a disposizione della pianta quando riprenderà a vegetare nella prossima primavera.
Anche le piante sempreverdi d’appartamento, che vivono tutto l’anno in un clima controllato e costante, vanno concimate tutto l’anno. In primavera e in estate, quando l’attività vegetativa è più intensa, possiamo usare un concime liquido ogni 10/15 giorni; in autunno e in inverno ridurremo a 1 volta al mese. Nei mesi più freddi diminuiscono le ore di sole e i raggi solari sono meno intensi, quindi le piante “lavorano” meno e hanno meno esigenze.
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Scopri qui sotto il nostro podcast dedicato alla concimazione delle piante in vaso e in giardino!
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