L’esigenza di limitare il Mal Bianco e altre malattie fungine dagli orti e dai frutteti è molto comune tra i coltivatori domestici. L’Odio, detto Mal Bianco per la pagina biancastra con cui si manifesta sulle foglie, è una tipica malattia fungina delle piante e colpisce una gran varietà di colture. Sia dell’orto e del frutteto ma anche molte piante ornamentali.

Le spore del Mal Bianco possono ricoprire un po’ tutte le parti della pianta: anzitutto le foglie, i boccioli e i frutti, ma manche gli steli. Assorbono linfa dalla pianta e le impediscono che i raggi solari la raggiungano, limitando la fotosintesi. A lungo andare la concausa di questi problemi porta all’interruzione dello sviluppo della pianta, la deformazione di foglie e frutti, fino alla sua morte totale se non curata.

C’è un problema collaterale, che ci deve indurre a intervenire subito alle prime avvisaglie e ad adottare le opportune soluzioni preventive: le spore si diffondono con il vento. Quindi, nei mesi più umidi e dopo una pioggia, possono facilmente “trasportarsi” su altre piante.

Come limitare il Mal Bianco: la prevenzione

Come molte malattie fungine, le spore dell’Oidio si sviluppano in presenza di condizioni climatiche particolari: temperature moderate e un alto tasso di umidità nell’ambiente. I periodi di maggior pericolo sono quindi la primavera e l’autunno: quando le temperature non sono più gelide ma nemmeno afose come in agosto e nei mesi più piovosi dell’anno.

Alcune accortezze agronomiche ci aiutano a prevenire questo problema. Se il fogliame delle piante è troppo fitto, la ventilazione è limitata e il tesso di umidità tende a salire: nell’orto rispettiamo le distanze in base alle reali esigenze delle diverse colture, mentre nel frutteto interveniamo con potature all’interno della chioma per migliorare l’aerazione.

In primavera e in autunno evitiamo di irrigare le foglie e limitiamo a bagnare il terreno. Le piante non ne hanno bisogno e così eviteremo che le gocce persistenti sulle foglie possano diventare un bagno di coltura per le spore. I tubi gocciolatori e gli irrigatori a goccia sono un’ottima soluzione per prevenire il Mal Bianco nell’orto.

Possiamo anche aiutare le piante durante i mesi più critici ricorrendo a soluzioni di origina naturale utili contro le malattie fungine e l’Oidio. L’Equisetum arvense è una pianta e i suoi estratti sono considerati come sostanza di base, cioè un prodotto naturale che dimostra proprietà utili per difendere le piante dai parassiti. In particolare l’Equiseto è ricco di Silice: una sostanza che fortifica le pareti cellulari delle foglie e le rende meno soggette ad attacchi fungini.

Anche le farine di roccia (Caolino, Basalto, Zeolite, ecc.) sono utili per prevenire le malattie fungine. Hanno la capacità di assorbire l’umidità ambientale, riducendo gli spazi e le possibilità di crescita delle spore.

Se durante i controlli periodici notiamo la presenza della tipica muffa biancastra dell’Oidio sulle piante vi suggeriamo di intervenire prontamente. Il Sodio Idrogenocarbonato è un’altra sostanza di base di origine naturale e può essere applicato direttamente sulle parti malate della pianta. Il suo contatto con il fungo provoca disseccamento delle spore.

Per curare un’infezione grave, specialmente sulle piante da frutto, possiamo ricorrere a un fungicida a base di Zolfo di libera vendita e autorizzato per l’uso su colture edibili (PFnPE). Ance lo Zolfo inibisce lo sviluppo delle spore.

In passato gli hobbisti potevano curare le malattie fungine e l’Oidio con i prodotti a base di Rame, come il verderame o la poltiglia bordolese. Oggi i prodotti più “aggressivi”, come i fungicidi antioidici e sistemici, possono essere acquistati e utilizzati solo da personale formato e dotato di patentino fitosanitario. Ma come abbiamo visto sono molte le frecce all’arco della “difesa biologica” ed è bene sapere che la combinazione di due o più soluzioni differenti aumenta le possibilità di successo.