Se stiamo cercando un rampicante con fioriture eccezionali possiamo coltivare la Passiflora (Passiflora coerulea). Si tratta di una pianta sempreverde e può essere facilmente coltivata sia in giardino sia sul terrazzo. I suoi lunghi rami si allungano rapidamente su gazebi o grigliati e possono raggiungere fino a 10 metri di lunghezza.

Ha foglie palmate di un bel color verde smeraldo ma ciò che attira maggiormente l’attenzione sono i suoi bellissimi fiori che iniziano a spuntare dall’inizio dell’estate fino all’autunno. Oltre ai suoi colori, viola e azzurri sfumati di bianco, i fiori si caratterizzano per una forma geometrica praticamente perfetta.

Dopo la fioritura, nei climi più caldi spuntano dei piccoli frutti, commestibili ma aciduli.

La Passiflora coerulea è adatta anche ai terrazzi cittadini poiché è abbastanza resistente all’inquinamento.

Coltivare la Passiflora: il luogo adatto

La Passiflora ama un clima mite, le posizioni soleggiate e riparate dai venti freddi. Cresce anche in leggera penombra, ma i raggi solari sono fondamentali per una ricca fioritura.

Sopporta il caldo e il freddo fino a -5°C ed è una pianta molto resistente: se la parte aerea venisse danneggiata dal gelo in inverno, nella primavera successiva la pianta rinascerà dalla base.

Irrigazione

Gradisce innaffiature abbondanti dalla primavera all’estate, necessarie per ottenere una ricca vegetazione.

Substrato e concimazione

Richiede un terreno soffice e con una buona capacità drenante. Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un terriccio per piante da fiore, avendo cura di stendere sul fondo del vaso uno strato di materiale inerte (argilla espansa, ghiaia, ecc.) per garantire un buon drenaggio dell’acqua in eccesso. In seguito dovremo prevedere un programma di concimazione, diluendo un concime per piante da fiore nell’acqua per l’irrigazione, ogni 15 giorni da aprile a settembre.

Per la coltivazione in giardino vi suggeriamo di preparare le buche di impianto con qualche settimana di anticipo, avendo cura di integrare sul fondo un concime organico, come per esempio uno stallatico pellettato. Durante questo periodo verificate, durante le piogge o con l’irrigazione, che nelle buche non rimangano ristagni d’acqua e l’acqua venga assorbita in modo corretto. Al termine della fioritura, in autunno, potremo distribuire un concime granulare a lenta cessione o un fertilizzante organico ai piedi della pianta: fornirà al terreno le sostanze nutritive necessarie quando in primavera riprenderà il suo ciclo vegetativo.

In entrambi casi, sia in giardino sia sul terrazzo, dovremo fornire alla pianta dei sostegni o grigliati sui quali si potrà arrampicare in modo indipendente grazie ai suoi particolari viticci.

Cure particolari

A fine inverno si tagliano i tralci colpiti dal gelo e si accorciano di un terzo i rami principali senza toccare i getti corti e sottili poiché saranno quelli che porteranno i nuovi fiori.