Possiamo coltivare la Camelia sasanqua per avere nel nostro giardino una fioritura invernale, una particolarità che la distingue dalla Camelia japonica che fiorisce in primavera.
Nei periodi invernali, quando le infiorescenze sono rare, possiamo godere quindi in giardino di questo arbusto sempreverde che può superare i 3-4 metri di altezza.
Sono oltre 200 le specie di Camelia, un genere di piante della famiglia delle Theacee, e la Camelia sasanqua (Camellia sasanqua) si è affermata in molti giardini italiani proprio per il periodo insolito di fioritura: da novembre fino ai primi caldi di marzo.
Possiamo coltivarla come esemplare singolo ma anche in gruppi e possiamo affiancarla ad altre acidofile, come le Azalee, magari con fioritura primaverile ed estiva, per ottenere un cespuglio con arbusti che fioriscono nel corso di tutte le stagioni e abbellire le aiuole con i suoi diversi colori.
La Camelia sasanqua ha un fogliame fitto di colore verde scuro, con fiori di 5 cm di diametro con 6-8 petali. I colori variano dal bianco fino a tutte le sfumature del rosso, cui si aggiungono gli ibridi variegati, e i fiori assumono forme differenti: di Rosa, di Peonia, doppie o semidoppie. Alcune varietà hanno fiori molto profumati.
Dove coltivare la Camelia sasanqua
Possiamo coltivare la Camelia sasanqua in qualunque regione abitiamo, poiché tollera il gelo fino a -12°C.
Nei giardini alpini, dove le temperature scendono per molti giorni sottozero, dobbiamo pacciamare il terreno ai piedi della Camelia per proteggerla da gelate persistenti. Possiamo usare paglia, torba oppure corteccia se desideriamo ottenere un risultato soddisfacente anche da un punto di vista estetico.
Nelle regioni del sud, caratterizzate da estati calde e asciutte, scegliamo un luogo in mezz’ombra per proteggerla dall’afa eccessiva e dai raggi solari diretti bollenti, poiché ha una buona resistenza anche al caldo, ma non oltre i 35°C.
Una posizione soleggiata ci permetterà di ottenere fioriture più abbondanti.
Come trapiantare la Camelia sasanqua in giardino
Per la Camelia, che è una pianta acidofila, scegliamo un terreno acido e non calcareo, fertile e ben drenato; possiamo facilmente misurare il pH del suolo e correggerlo se necessario. In caso fosse poco acido, possiamo integrare della torba che concorre ad acidificare il terreno, se invece non fosse idoneo, possiamo creare un’aiuola rialzata, composta da terriccio per acidofile, in modo che la pianta cresca soprattutto nel substrato con un pH acido.
Prepariamo la buca di impianto con una settimana di anticipo e, dopo aver tolto sassi e radici di piante infestanti, riempiamo le buche con un terriccio specifico per acidofile così garantiamo alla pianta un substrato con la giusta acidità; inoltre stendiamo sul fondo della buca un fertilizzante granulare a lenta cessione per piante acidofile.
Approfittiamo di questo periodo di riposo per irrigare la buca e controllare che l’acqua venga facilmente assorbita e non si formino ristagni.
Come irrigare la Camelia sasanqua
Durante i mesi primaverili ed estivi irrighiamo con regolarità, soprattutto durante i primi anni di vita della pianta.
Le piogge autunnali e invernali possono essere sufficienti per le piante adulte coltivate in giardino, le quali hanno radici che possono trovare umidità in profondità nel terreno. Dovremo però irrigare in caso di lunghi periodi di siccità.
Poniamo attenzione a non eccedere con l’acqua, così da evitare ristagni causa di malattie fungine.
Come concimare la Camelia sasanqua
Per la coltivazione in giardino possiamo utilizzare un fertilizzante granulare a lenta cessione specifico per piante acidofile. È sufficiente distribuirlo ai piedi della pianta a settembre, marzo e giugno. In tal modo andremo a riequilibrare il pH del substrato di coltivazione.
Le acidofile sono soggette alla Clorosi, una fisiopatia causata dalla mancanza di Ferro che si manifesta con la scoloritura delle foglie. Per curare e prevenire la Clorosi, misceliamo nell’acqua per l’irrigazione un rinverdente a base di Ferro.
Come potare la Camelia sasanqua
Possiamo lasciar crescere la Camelia sasanqua in modo naturale, poiché la potatura non serve per farla crescere meglio.
In presenza di rami secchi e danneggiati, o se vogliamo ridurre la chioma della pianta o di una sua parte, possiamo effettuare un intervento di potatura ma solo al termine della fioritura. Scegliamo sempre strumenti affilati e ben disinfettati e copriamo le ferite con un mastice cicatrizzante, per evitare che l’umidità si insinui nelle fibre stimolando lo sviluppo di spore.