Possiamo coltivare il Cavolo Cappuccio nel nostro orto per avere una raccolta anche in inverno, quando sono poche le varietà di ortaggi disponibili.
Il Cavolo Cappuccio (Brassica oleracea capitata), che appartiene alla famiglia delle Brassicacee, si riconosce subito per le sue foglie esterne lisce e concave. Al suo interno troviamo le foglie più giovani che si presentano con una caratteristica forma a palla compatta, detta anche testa o, appunto, cappuccio.
Possiamo scegliere tra varietà tardive o precoci e con “teste” di varie colorazioni, con foglie rosse, viola, verdi o bianche, tutte di forma sferica e caratterizzate da un sapore particolarmente deciso.
È un alimento tipico delle zone fredde che possiamo consumare sia crudo in insalata, sia cotto, oppure fermentato per ottenere i Crauti.
Dove coltivare il Cavolo Cappuccio
Il Cavolo Cappuccio è una pianta rustica, si adatta a diversi climi e cresce bene quando la temperatura è compresa tra i 18°C e i 20°C.
Scegliamo una zona soleggiata per coltivarlo, ma proteggiamolo dal caldo eccessivamente secco e afoso. È in grado di resistere piuttosto bene al freddo, ma entro i 6/8°C.
La semina e il trapianto
Come per molte piante appartenenti alla famiglia delle Crucifere, anche il Cavolo Cappuccio è facile da coltivare.
Per coltivarlo nell’orto iniziamo una settimana prima della semina a preparare il letto di semina. Il terreno deve essere sciolto, drenante e soffice, perciò dobbiamo lavorare il substrato dell’orto con una zappa e un rastrello, per rompere le zolle più dure ed eliminare sassi o radici di erbacce. Misceliamo inoltre nel terreno un fertilizzante organico, come lo stallatico pellettato. Dopo aver preparato il letto di semina, irrighiamolo: se ci sono semi di piante infestanti spunteranno e potremo facilmente individuarle ed estirparle.
Quando seminiamo manteniamo una distanza di almeno 40 cm tra una pianta e l’altra e 60 cm tra le file. Ricordiamoci che il Cavolo Cappuccio occupa molto spazio quando arriva a maturazione.
La semina all’aperto si effettua da aprile a giugno, a patto che la temperatura minima sia superiore ai 10°C. Possiamo anticipare la semina all’inizio della primavera in un semenzaio protetto: quando le piantine saranno spuntate potremo trapiantarle nell’orto quando le minime superano i 10°C.
La raccolta scalare si effettua da giugno a novembre, sebbene ci siano varietà tardive che si raccolgono anche in inverno fino a febbraio.
Come irrigare il Cavolo Cappuccio
Irrighiamo costantemente e controlliamo che il terreno sia sempre umido. Poniamo attenzione a innaffiare direttamente il terreno evitando le foglie, così da prevenire l’insorgere di eventuali malattie fungine.
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Vorrei aggiungere un suggerimento importante per prevenire alcuni problemi frequenti che possono presentarsi durante la coltivazione.
È fondamentale fare attenzione a malattie fungine come il marciume del colletto, la peronospora e l’oidio. Anche parassiti come gli afidi e la cavolaia possono danneggiare pesantemente le piante. Consiglio di ispezionare con regolarità le coltivazioni per individuare subito eventuali infestazioni o sintomi di malattia.
Ottimi risultati si ottengono utilizzando metodi di prevenzione naturali, come macerati vegetali o trappole cromotropiche. In caso di necessità, esistono prodotti biologici efficaci per proteggere il cavolo cappuccio.
Grazie per il tuo contributo!