Se stiamo cercando un rampicante con belle fioriture e resistente al freddo, possiamo coltivare il Caprifoglio. Il Caprifoglio (Lonicera caprifolium) infatti resiste fino a -15°C e dona, da maggio fino all’inizio dell’inverno, delle belle fioriture con infiorescenze particolarmente profumate. Un altro vantaggio è la crescita molto rapida.

La varietà Lonicera periclymenum è disponibile in colori differenti ma meno profumati. Interessanti anche la Lonicera japonica con fiori rosa e la Lonicera sempervirens con vivaci fiori rossi e gialli.

È una pianta sempreverde, ma nelle zone con inverni freddi tende a perdere le foglie.

I suoi tralci robusti possono raggiungere una lunghezza di 4 metri e può essere coltivato anche in vaso sul terrazzo, a patto di utilizzare grandi vasche ampie e profonde.

Spesso viene affiancato ad altre piante rampicanti da fiore, come il Falso Gelsomino (Rincospermo) e la Passiflora, per creare suggestivi affiancamenti di colori su grigliati e pergole.

Dove coltivare il Caprifoglio

Il Caprifoglio sopporta il caldo intenso, il freddo fino a -15°C e il caldo, il vento e la salsedine.

Predilige una posizione soleggiata, dove offre fioriture più opulente, ma cresce anche in mezz’ombra.

Come trapiantare e concimare il Caprifoglio

Prima del trapianto vi suggeriamo di creare le buche d’impianto con qualche settimana di anticipo. In questo periodo potremo mischiare al suolo un concime naturale pellettato (come lo stallatico) o un fertilizzante organo-minerale a lenta cessione specifico per piante da fiore. Inoltre potremo simulare un’irrigazione per controllare se l’acqua defluisce rapidamente senza creare pericolose pozzanghere.

Se si formassero pozze e il terreno fosse troppo compatto, potremo scavare una buca più profonda e mischiare sabbia al terriccio. Inoltre possiamo stendere uno strato di 10 cm di ghiaia sul fondo della buca.

Dopo il trapianto potremo concimare il Caprifoglio distribuendo alla base del fusto un fertilizzante a lenta cessione per piante da fiore ogni 3-4 mesi.

La stessa procedura va bene anche se preferiamo la coltivazione in vaso. In questo caso durante il periodo della fioritura, da aprile a settembre, possiamo optare per un concime liquido per piante da fiore, da aggiungere all’acqua dell’irrigazione. I fertilizzanti liquidi sono subito fruibili dalle radici e offrono un “pronto effetto”.

Essendo una pianta rampicante dovremo fornire al Caprifoglio un sostegno su cui svilupparsi.

Come irrigare il Caprifoglio

Le piante adulte coltivate in giardino hanno radici profonde e non hanno bisogno di irrigazioni. Dobbiamo intervenire solo in caso di estate particolarmente afose e siccitose. Per limitare le irrigazioni, possiamo stendere uno strato di pacciamatura alla base del fusto, realizzato possibilmente con terriccio, foglie secche e compost.

Le piante più giovani e quelle coltivate in vaso vanno invece irrigate regolarmente. Le prime non hanno ancora radici in profondità, mentre le seconde hanno a disposizione solo la terra del vaso.

Come potare il Caprifoglio

È una pianta molto vigorosa e i suoi lunghi rami possono crescere molto. Alla fine dell’inverno, in marzo, possiamo effettuare una potatura con l’obiettivo da dare una forma alla pianta e ridurre i rami troppo lunghi o folti. Dobbiamo accorciare i rami vecchi e quelli laterali di circa 15 cm.