Possiamo coltivare il Broccolo romanesco per assicurarci in tutti i mesi invernali un buon raccolto, data la scarsità di altre colture nel clima rigido. Oltre che per la bellezza geometrica delle sue infiorescenze commestibili. Detto anche Cavolfiore romanesco, il Broccolo romanesco è una cultivar di Cavolo (Brassica oleracea).
Facile da coltivare, si presenta come una pianta rustica, molto vigorosa e adatta per la coltivazione durante l’intero anno in ogni regione, tranne nelle aree in cui l’inverno è caratterizzato da lunghi periodi di gelo. Il suo aspetto è costituito da numerose foglie costolute e frastagliate: sono però le infiorescenze non ancora mature la parte che possiamo mangiare.
Dove coltivare il Broccolo romanesco
Il Broccolo romanesco predilige una temperatura tra i 18°C e i 25°C e soprattutto che non scenda sotto i 7°C. Ma alcune varietà tardive invernali possono tollerare fino a 0°C.
Possiamo quindi seminarlo da aprile a settembre, a seconda della varietà e del ciclo di coltivazione (precoce, tardivo, ecc.). È importante che le temperature minime siano superiori a 10°C.
Se invece acquistiamo delle piantine già sviluppate, il periodo migliore per effettuare il trapianto è tra marzo e aprile. Le varietà precoci maturano in circa 60 giorni dal trapianto, quelle tardive in circa 75 giorni.
Scegliamo una posizione soleggiata e riparata dal vento per la sua coltivazione.
Come seminare e trapiantare il Broccolo romanesco
La prima azione da compiere è preparare il letto di semina: lavoriamo il terreno usando rastrello e vanga così da rompere le zolle di terreno più coriacee ed eliminare sassi e residui di altre piante. Otterremo così un suolo soffice, poroso e ben drenante. In questa fase integriamo nel terreno un concime organico, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante biologico specifico per l’orto, così da aumentare la fertilità del terreno.
Sapendo che la piantina avrà un’altezza di circa 60/80 cm, cerchiamo di distanziare ogni buca di almeno 40/50 cm e lasciamo 60 cm tra le file. Queste misure vanno bene sia per la semina sia per il trapianto.
Dopo la semina dobbiamo innaffiare copiosamente ma delicatamente a pioggia, al fine di stimolare l’attecchimento. Il seme è piccolo perciò ricopriamolo con un velo di terra: basta circa mezzo centimetro.
Con la consociazione degli ortaggi, il Broccolo romanesco cresce bene vicino alla Lattuga, ai Cetrioli e ai Pomodori, ma teniamolo lontano da Cipolle e Finocchi.
Periodicamente effettuiamo degli interventi di sarchiatura, per eliminare le eventuali erbe infestanti. Specialmente dopo le piogge.
Come irrigare il Cavolfiore romanesco
Irrighiamo ogni giorno fino al momento in cui le piantine spunteranno e inizieranno a germogliare. Proseguiamo poi controllando che il terreno risulti semplicemente umido, poiché i ristagni d’acqua possono stimolare lo sviluppo di pericolose malattie fungine.
In presenza di lunghi periodi siccitosi dovremo intervenire con maggiore frequenza.
Come raccogliere il Cavolfiore romanesco
La raccolta si effettua generalmente da dicembre a febbraio, ma dipende dal periodo di semina. A seconda della varietà, potremo raccoglierlo dopo circa 70/90 giorni dalla semina/trapianto.
Tagliamo le infiorescenze quando sono ben formate con un coltello affilato, prima che ingialliscano e fioriscano. Dopo aver raccolto il fiore la pianta ha esaurito il suo scopo e possiamo estirparla.