Coltivare i Piselli nel nostro orto è facile e in poco tempo potremo raccoglierli. I Piselli (Pisum sativum) sono stati un prodotto alla base dell’alimentazione dei nostri antenati, apprezzati ieri come oggi per la facilità di coltivazione e l’abbondante raccolto.

Non solo: sono un modo molto semplice per spiegare ai bambini come crescono le piante. Ricordiamo inoltre che gli esperimenti di Gregor Mendel, per scoprire l’alternanza dei caratteri genetici nelle generazioni, sono stati effettuati grazie all’osservazione dei cambiamenti nei fiori delle piante di Pisello.

Questo legume dolciastro è ricco di proprietà nutritive partendo dalle molte vitamine, soprattutto la C, fino alla presenza di acido folico e minerali, come Calcio, Ferro, Magnesio e Potassio.

Forse non tutti sanno che esistono centinaia di varietà di Piselli. Differiscono per le dimensioni, la forma dei semi (lisci o rugosi) e ci sono varietà rampicanti, nane e semi-nane. Se coltiviamo un Pisello nano, più adatto per la coltivazione inv aso sul terrazzo, lo vedremo crescere fino a 40 cm; le varietà tradizionali sfioreno invece i 2 metri d’altezza. Inoltre esistono varietà a ciclo tardivo, medio o precoce, che maturano in 75 giorni.

Dove coltivare i Piselli

In base alla regione in cui abitiamo, possiamo seminare i Piselli nel periodo più adatto. Chi abita nel sud Italia può seminarli anche in ottobre e novembre per avere i primi raccolti già all’inizio della primavera; se abitiamo nelle regioni del cento-nord mentre attendere il mese di febbraio ed entro 2/3 mesi vedremo i primi frutti.

Il motivo è dato dalle caratteristiche del seme di Pisello, che può resistere a temperature fino agli 0°C, ma riesce a crescere e a germinare solo con un clima temperato tra i 7° e i 20°C. Però in alcune varietà le piantine già spuntate resistono fino a -5°C.

Non è consigliato invece coltivarli in estate, poiché la pianta sopporta a fatica i climi troppo caldi e secchi, che comportano una crescita e una fioritura precoce e un raccolto scadente.

Come coltivare i Piselli

Prima della semina dovremo preparare il letto di semina: la vangatura iniziale deve essere profonda, con ribaltamento delle zolle per eliminare i residui della coltivazione precedente, le infestanti e i parassiti del terreno. Procediamo poi con una concimazione organica di fondo, interrando uno stallatico pellettato o un concime biologico per ortaggi. In questa fase, per favorire lo sgrondo delle acque, creiamo fossi di scolo tutto intorno all’appezzamento.

Nei mesi seguenti eliminiamo periodicamente le piante infestanti che compaiono, sarchiamo e rincalziamo le piantine.

È necessario inserire nel terreno un tutore, poiché si tratta di piante rampicanti e necessitano di un supporto per crescere in altezza. Ai Piselli nani non servirà il tutore, mentre i Piselli mezzarama sono semi-rampicanti e non superano i 150 cm.

Come irrigare i Piselli

Per evitare malattie fungine, procediamo con innaffiature moderate, specialmente in ambienti particolarmente umidi.

Nei mesi primaverili irrighiamo copiosamente almeno una volta a settimana, nelle ore più fresche ed evitando di creare ristagni, che possono causare marciumi radicali e malattie fungine. L’uso di irrigatori a goccia riduce questo pericolo.

Parassiti e malattie dei Piselli

Gli Afidi e gli insetti fitofagi, oltre a danneggiare la pianta, possono essere vettori di altre malattie fungine. La prevenzione è fondamentale impiegando trattamenti con estratti d’Ortica e sapone molle, prodotti totalmente naturali e indicati contro gli Afidi.

Gli eccessi idrici e un’umidità ambientale troppo elevata possono stimolare l’insorgere di malattie fungine, come la Peronospora, la muffa del baccello e l’Oidio.