Quella di coltivare la Cicoria è una tradizione talmente antica che non conosciamo l’etimologia esatta del suo nome, poiché abbiamo tracce del suo uso ancora prima della civiltà Greca.

È una pianta fantastica che ha contribuito enormemente alla nutrizione del genere umano e fino al secolo scorso veniva utilizzata integralmente. La radice della Cicoria veniva grattugiata e utilizzata come succedaneo del caffè, allora troppo costoso per le famiglie più umili e numerose. Ma anche il noto detto popolare “sono cresciuto a pane e Cicoria” ci fa capire quanto sia stata fondamentale questa coltura nella nostra storia, così come la sua presenza in piatti tradizionali tipici, come Fave e Cicoria.

Un’altra particolarità di questa pianta è che spesso la chiamiamo in modi differenti. Dalla Cicoria selvatica nei secoli abbiamo selezionato così tante varietà da coltivare nell’orto, da aver sentito l’esigenza di cambiargli nome: il Radicchio, la Catalogna, le Puntarelle e l’Indivia belga sono tutte Cicorie, cioè Cichorium intybus. Anche il fatto che esistano delle varietà di Radicchio specifiche di Treviso, Castelfranco, Chioggia, Gorizia e Trieste, ci fa capire quanto sia diffuso l’uso di questa pianta nella nostra cultura gastronomica.

Coltivare la Cicoria: una prima distinzione importante

Per operare una scelta, iniziamo col dire che esistono delle varietà di Cicoria da taglio e da cespo.

Le Cicorie da taglio, come la Zuccherina di Trieste o la Bionda di Gorizia, continuano a ricrescere e si possono tagliare fino a 5/6 volte in un anno. Questo tipo di Cicorie possono essere coltivate facilmente nell’orto ma anche sul terrazzo. Quando le piantine raggiungono i 10/12 cm dovremo tagliarle: non avendo grandi esigenze in altezza, possiamo posizionare una serie di vasi rettangolari, fissati uno sull’altro, per sfruttare lo spazio e aumentare la produzione.

Le Cicorie da cespo producono un unico cespo di grandi dimensioni. Può essere perfettamente rotondo, come la Cicoria rossa di Verona, con una forma ovoidale come la Cicoria Pan di Zucchero, con cespi aperti come la Cicoria di Castelfranco oppure con foglie lunghe ed erette come la Cicoria Catalogna. Queste colture richiedono grandi spazi e sono più indicate per la coltivazione nell’orto.

Tra i Soci di Promogiardinaggio abbiamo alcuni tra i più importanti produttori di sementi e di piantine da orto. Analizzando la loro offerta abbiamo trovato almeno 25 varietà differenti di Cicoria, che vanno moltiplicate almeno per tre perché di ogni pianta sono disponibili le varietà precoci, tardive, semi-tardive, ecc.

VARIETÀ TIPO
Cicoria a Grumolo (bionda, verde, verde scuro) cespo
Cicoria Bianca Capotta Mantovana cespo
Cicoria Bianca di Milano cespo
Cicoria Bionda di Gorizia taglio
Cicoria Catalogna a Foglie frastagliate cespo
Cicoria Catalogna Friulana cespo
Cicoria Catalogna giganti di Chioggia cespo
Cicoria Catalogna Puntarelle a Foglia Stretta cespo
Cicoria Catalogna Puntarelle di Galatina cespo
Cicoria di Chiavari a radici radice
Cicoria Gialla cespo
Cicoria Goriziana cespo
Cicoria Palla Rossa cespo
Cicoria Pan di Zucchero cespo
Cicoria Puntarelle di Galatina cespo
Cicoria Rosa di Verona cespo
Cicoria Rossa di Chioggia cespo
Cicoria Rossa di Treviso cespo
Cicoria Rossa di Verona cespo
Cicoria Spadona taglio
Cicoria Variegata di Castelfranco cespo
Cicoria Variegata di Chioggia cespo
Cicoria Variegata di Lusia cespo
Cicoria Witloof cespo
Cicoria Zuccherina di Trieste taglio

Temperature, terreno e irrigazione

Teme il freddo sotto i 5°C quindi può essere seminata quasi tutto l’anno, tranne in inverno. Inoltre, fra le tante varietà, ci sono anche selezioni tardive o precoci. Con una buona programmazione possiamo raccogliere le diverse varietà di Cicoria per tutto l’anno.

In generale possiamo che le temperature ideali per la Cicoria sono comprese tra i 15°C e i 22°C, ma tollera bene il caldo e anche le gelate tardive.

Ogni varietà richiede tecniche e tempi di coltivazione differenti, ma tutte crescono bene in una posizione soleggiata e in un terreno fertile, pre-concimato, con una buona ritenzione idrica ma senza problemi di drenaggio dell’acqua in eccesso.

Anche l’irrigazione è fondamentale: sia nel periodo successivo alla semina o al trapianto, sia in estate quando l’acqua non deve mai mancare per ottenere grandi cespi e un raccolto soddisfacente.