Possiamo coltivare la Nigella damascena per arricchire il nostro spazio verde con fiori dall’aspetto particolare e di dimensioni generose, che ben si prestano a riempire un’aiuola.
Il suo nome deriva dai particolari semi neri (dal latino niger, cioè nero) ed è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, di cui fanno parte anche gli Anemoni, l’Aquilegia e l’Elleboro. La sua altezza raggiunge fino i 50 cm.
I fiori molto grandi e molto particolari sbocciano da maggio ad agosto luglio, in un colore azzurro chiaro nella maggior parte dei casi, oppure bianchi, rosa, lilla, e i petali appaiono molto distanziati fra loro.
Quando poi i fiori diventano baccelli, in essi sono racchiusi i particolari semi che le hanno dato il soprannome di “cumino nero”.
Oltre alla Nigella damascena, riconoscibile dai fiori spettacolari, viene coltivata anche la Nigella sativa da cui si ottengono i semi utilizzati come spezie. Sempre dai semi si ricava l’olio di Nigella, utilizzato come crema per curare dermatiti e scottature.
In commercio troviamo facilmente i semi di Nigella damascena con fioriture annuali.
Dove coltivare la Nigella
Per assicurarci una buona fioritura, scegliamo un’area ben soleggiata nel nostro giardino. Cresce anche in mezz’ombra ma fiorisce meno.
La semina in giardino si può effettuare da febbraio a maggio, in funzione della nostra zona climatica: vanno ovviamente evitate le gelate.
Come coltivare la Nigella
Prepariamo il letto di semina con largo anticipo, integrando nel terreno dell’aiuola una dose di fertilizzante organico. Manteniamo una distanza di circa 25 cm tra ogni piantina.
Per allungare la fioritura, eliminiamo i fiori appassiti recidendo gli steli che portano le capsule con i semi. La pianta si dedicherà così alle nuove fioriture anziché alla produzione dei semi.
Come irrigare la Nigella
La Nigella tollera bene la siccità, ma le piantine appena seminate richiedono un terreno umido. Irrighiamo frequentemente finche le piante non saranno spuntate, sfruttando anche le piogge naturali.