Possiamo coltivare il Clorofito come pianta d’appartamento singola oppure in composizione con altre piante in vasi appesi.
Il Clorofito (Chlorophytum comosum variegatum) è una pianta d’appartamento apprezzata per la facilità di coltivazione, la bassa manutenzione e la bellezza delle lunghe foglie, fino a 30 cm, caratterizzate da bande gialle e verdi longitudinali.
Il fogliame ha un portamento ricadente e rende al massimo se collocato su scaffali o mensole alte o in vasi appesi.
Se avete un gatto apprezzerà la scelta di questa pianta: i felini ne vanno matti e non è tossica.
Dove coltivare il Clorofito
Scegliamo una posizione luminosa, ma senza raggi solari diretti. Cresce bene anche in posizioni semi ombreggiate ma le variegature saranno meno intense.
Teme il freddo sotto gli 0 °C e va coltivata in appartamento. In estate possiamo spostarla sul terrazzo in una posizione ombreggiata ma a settembre riportiamola in casa.
Come coltivare il Clorofito
Una volta scelto il vaso, normale o da appendere, possiamo effettuare il travaso usando un terriccio specifico per piante verdi. Stendiamo sul fondo del contenitore uno strato di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa, per migliorare il drenaggio dell’acqua.
In primavera e in estate forniamo un concime liquido per piante verdi miscelato all’acqua d’irrigazione, ogni 15 giorni. In autunno e in inverno riduciamo a una volta al mese.
Attenzione all’irrigazione
La pianta tollera brevi periodi di siccità ed è meglio lesinare che abbondare per evitare malattie fungine.
Bagniamo soltanto quando il terriccio risulta asciutto al tatto: più frequentemente in estate, anche tre volte alla settimana, più raramente in inverno.
In estate e in inverno quando è in funzione il riscaldamento vaporizziamo acqua a temperatura ambiente sulle foglie.
Il rapporto con l’acqua è un punto debole di questa pianta: gli squilibri idrici, in eccesso e in difetto, fanno seccare le punte delle foglie.
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