Scegliere correttamente le piante rampicanti per il giardino è molto importante per evitare insuccessi. Il loro utilizzo infatti può essere molto vario: coprire gazebi, tettoie, muri o recinzioni. E anche la loro destinazione può cambiare: semplicemente decorativa oppure per creare uno schermatura vegetale per proteggersi dal vento, per dividere gli spazi del giardino o semplicemente per difenderci dagli sguardi esterni.

Anche il clima e l’esposizione solare hanno un’importanza basilare: il modo migliore per ottenere successo nella coltivazione è scegliere piante locali.

Scegliere le piante rampicanti: funzionali e decorative

Le piante capaci di formare una parete verde sono importanti per garantire la privacy, migliorare la vivibilità dello spazio all’aperto, decorare e coprire superfici verticali come muri, colonne o cancelli.

La prima cosa da capire è lo scopo del rampicante: se deve proteggere un muro o coprire una recinzione potrebbe essere preferibile un sempreverde, che assicura il suo effetto tutto l’anno.

L’aspetto decorativo può essere legato alla fioritura, come nel caso di Clematide, Gelsomino e Ipomea, oppure al bel fogliame (Edera).

Se vogliamo rampicante che cresca super-velocemente, possiamo valutare le specie da riseminare ogni anno come il Nasturzio, il Fagiolo da fiore (Phaseolus vulgaris), il Pisello odoroso (Lathyrus odoratus) o semplicemente i fiori di Zucca e Zucchina!

Per superfici verticali e orizzontali

Non tutte le piante si sviluppano facilmente su superfici orizzontali, come una tettoia o un porticato. Per coprire pergole e piani orizzontali sono più adatti il Glicine, il Kiwi (Actinidia), le Viti ornamentali (americana e canadese) o da frutto e le Rose rampicanti anche se offrono una copertura poco compatta.

Per salire in verticale su grigliati e pareti sono invece indicati la Bignonia, il Gelsomino, il Rincospermo (detto falso Gelsomino), il Caprifoglio e la Passiflora.

Quale supporto?

I sistemi più classici per aiutare lo sviluppo dei rampicanti sono i grigliati e le reti d’acciaio. A intervalli regolari si dispongono i legacci per indirizzare i tralci. Ci sono anche specie, come l’Edera, con radici aeree che si attaccano al muro.

Per supporti poco robusti sono più indicati rampicanti più “leggeri”, come le Clematidi, la Passiflora, il Gelsomino oppure le specie annuali. Piante più vigorose e con fogliame pesante, come il Glicine, la Bignonia o il Caprifoglio richiedono invece sostegni molto robusti.

Per rivestire muri e pareti sono invece imbattibili l’Edera e la Vite americana e canadese: hanno rami autoportanti e radici che si attaccano al muro senza bisogno di sostegni.

Stai cercando dei rampicanti da coltivare in vaso? Non perdere questo articolo dedicato alla scelta dei rampicanti per il terrazzo!

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Infine ecco il video con i nostri consigli per curare le piante rampicanti!