Il rapporto tra italiani e giardinaggio sembra aver tratto giovamento dall’emergenza sanitaria: il 36% ha aumentato la propria passione per il verde, il 19% aumenterà lo spazio e il 29% il tempo da dedicare al giardinaggio.

Italiani e giardinaggio: aumenta la passione

Costretti in casa da lockdown, smart working e didattica a distanza, molti italiani hanno aumentato e migliorato i propri “spazi verdi”. Terrazzi e piccoli giardini sono diventati una vera e propria “stanza in più”. Un ambiente naturale e utilizzata anche per rilassarsi ed entrare in contatto con la natura attraverso la pratica quotidiana della coltivazione.

Il 36% ha visto aumentare la propria passione per il giardinaggio, il 29% dedicherà più tempo al proprio “spazio verde” e il 19% aumenterà lo spazio dedicato alle piante in casa e sul terrazzo. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’ultima ricerca di mercato condotta da Promogiardinaggio insieme all’istituto di ricerca Kkienn, che ha intervistato più di 1.600 famiglie durante e dopo la pandemia dello scorso anno.

Più della metà degli hobbisti intervistati ha arredato uno spazio esterno dedicato alle piante ed è forte l’intensione di ampliarlo e migliorarlo. Il 22% ha dichiarato di avere intenzione di aumentare gli acquisti di prodotti per il giardinaggio. L’ambizione di molti è di realizzare uno spazio nuovo, multifunzionale, capace di rispondere a tre esigenze dei consumatori: studio/lavoro, accogliere gli amici e – naturalmente – rilassarsi nel verde. Il 34% degli intervistati ha dichiarato di avere intenzione di aumentare il tempo da passare nel verde per rilassarsi.

Tra passione e funzione

Le comuni esigenze di sentirsi parte dell’ecosistema, di connettersi con la natura e di adottare stili di vita di sostenibili trovano nel giardinaggio un ventaglio di opzioni. Scopriamo così il coltivatore passionale e quello più funzionale.

Il primo riconosce alle piante lo status di “essere vivente”. È un membro della famiglia a tutti gli effetti ed è dovere di tutti prendersene cura. Un atteggiamento che oggi – finalmente – troviamo diffuso anche fra gli uomini, mentre in passato rientrava nelle sensibilità tipicamente femminili.

Il coltivatore funzionale invece coltiva le piante per raggiungere uno scopo. Per abbellire la casa oppure per ottenere degli ortaggi biologici.

In entrambi i casi, pur avendo fini differenti, troviamo però la stessa cura e passione dedicata alla coltivazione delle “amiche verdi”, che verrà ricambiata da frutti o fioriture. A trarne vantaggio non sarà solo il vegetale: anche il coltivare ricava una soddisfazione personale dal benessere delle sue piante.