Possiamo coltivare i bulbi autunnali se desideriamo delle fioriture davvero spettacolari e scenografiche. Possiamo infatti scegliere fra molte varietà (Giacinti, Iris, Anemoni, Muscari, Ranuncoli, Tulipani, ecc.) ognuna disponibile in tanti ibridi variopinti.

Vengono definiti bulbi autunnali quelle varietà che tollerano il gelo e si piantano tra settembre e dicembre per avere fioritura dall’inizio della primavera fino all’estate. Bucaneve e Crocus sono i primi a spuntare già febbraio, seguiti da Anenomi, Muscari e Giacinti che sbocciano in primavera, per arrivare alla Freesia che fiorisce in estate o il Ciclamino che sboccia da ottobre a dicembre.

I bulbi autunnali si distinguono dai bulbi primaverili che invece vanno piantati quando le temperature iniziano a salire e non tollerano il freddo.

Dove coltivare i bulbi autunnali

I bulbi vanno posizionati in una posizione assolata: più sole ci sarà e più le fioriture saranno generose.

Per le zone ombreggiate meglio puntare su varietà che non richiedono molto sole come il Bucaneve, la Scilla o i Tulipani botanici.

Come piantare i bulbi autunnali

Possiamo coltivare i bulbi autunnali sia in vaso sia in giardino.

In caso di coltivazione in vaso meglio optare per varietà che non crescono troppo in altezza: la scelta spazia infatti dai Muscari e i Ciclamini che non superano i 20 cm fino al Lilium i cui fiori possono superare il metro d’altezza. Per la coltivazione in vaso meglio puntare su varietà che non superano 30-50 cm. Stendiamo sul fondo del vaso uno strato di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa, per favorire il drenaggio e riempiamo il contenitore con un terriccio specifico per piante da fiore. Per aiutare la pianta nel periodo vegetativo dovremo miscelare nell’acqua dell’irrigazione una dose di concime liquido per piante da fiore; indicativamente una volta ogni 15 giorni.

Se invece vogliamo creare una aiuola o una bordura decorativa in giardino, possiamo selezionare le varietà in modo da ottenere un effetto scenografico. Per esempio piantando più vicini i bulbi più piccoli di 30-40 cm (come Anemone, Crocus, Muscari), quelli tra 40-70 cm in mezzo (Iris, Allium, Calle) e quelli che si avvicinano al metro sullo sfondo (Lilium, Fritillaria). Possiamo anche valutare i tempi di fioritura: in modo da optare una scelta che ci permetta di avere sempre delle infiorescenze da febbraio fino a ottobre.

In caso di coltivazione in giardino, dovremo preparare il terreno della aiuola in modo da renderlo morbido e fertile. Con una vanga e un rastrello rompete le zolle più dure e rendere omogeneo e soffice il substrato. In questa occasione possiamo integrare nel terreno un fertilizzante granulare a lento rilascio specifico per piante da fiore. I concimi a lenta cessione forniscono le sostanze nutritive alle piante in modo progressivo, da 3 a 6 mesi (controllate sulla confezione), e non saranno necessarie altre fertilizzazioni nel corso dell’anno.

Sia in casa sia in giardino, i bulbi vanno inseriti nel substrato con l’apice rivolto verso l’alto, a una profondità doppia rispetto al loro diametro.

Come irrigare i bulbi

I bulbi temono i ristagni idrici e le bagnature eccessive poiché possono provocare marciumi del bulbo. Cerchiamo quindi di mantenere il terriccio sempre inumidito, in particolare nelle calde giornate estive e in caso di coltivazione in vaso, ma senza eccedere.

Se usiamo sottovasi o cachepot ricordiamoci di togliere l’acqua in eccesso dopo le irrigazioni.

Cosa fare dopo la fioritura dei bulbi autunnali

Al termine della fioritura, tagliamo gli steli appassiti ma non le foglie: le poteremo in seguito, quando saranno seccate. In questo modo i bulbi hanno il tempo di accumulare le energie della pianta per fiorire l’anno successivo.

Dopo aver potato anche le foglie, possiamo scegliere se lasciare i bulbi interrati, per vederli rifiorire l’anno prossimo, oppure se toglierli, per piantarli in un altro posto l’anno prossimo. Nel secondo caso, dopo aver estratto, asciughiamo il bulbo e conserviamolo in un luogo fresco, asciutto e buio.