Combattere tempestivamente la presenza della Metcalfa sulle piante ornamentali è importante poichè si tratta di un parassita non semplice da debellare e che tende a ripresentarsi ogni anno.
La Metcalfa pruinosa è un “parassita alieno”: non è quindi originaria dell’Europa ma è stata importata dalle Americhe. In Italia è stato avvistato per la prima volta nel 1980. Si nutre della linfa vegetale delle piante dell’orto e di quelle ornamentali ed è stato riscontrato sul oltre 200 specie vegetali; in particolare colpisce gli Agrumi, le Viti, i Meli, i Peri e le piante da siepe.
È dotato di un apparato boccale pungente e succhiante e provoca quindi ferite nelle piante e nei frutti. Il problema è che espelle gli zuccheri in eccesso producendo una sostanza appiccicosa, detta melata, che imbratta la pianta. La melata è anche un terreno di coltura di malattie fungine, come la fumaggine: coprendo la pianta ne limitano la capacità fotosintetica. Così oltre al danno del parassita avremo anche quello delle spore. Inoltre la melata è zuccherina e attira insetti come le Vespe: se si trova sui frutti ne pregiudica il raccolto.
Metcalfa sulle piante ornamentali: come prevenire e risolvere il problema
Le prime infestazioni di Metcalfa pruinosa compaiono generalmente a partire dal mese di maggio, quando si schiudono le uova e le larve iniziano il loro processo di sviluppo. Generano una sola generazione all’anno e le femmine depositano le uova in autunno, in gruppi di 50/100, che si schiuderanno in primavera quando tornerà il caldo. Nei primi stadi, le neanidi, restano aggrappati alla foglia, generalmente sulle pagine inferiori; gli adulti sono invece in grado di spiccare salti e volare.
Durante la primavera, a causa delle piogge, sono meno visibili. Ma con l’arrivo del caldo e la comparsa degli adulti noteremo un aumento notevole della produzione di melata sulle piante.
Per anticipare lo sviluppo delle larve vi suggeriamo di trattare le piante ornamentali, già da aprile, con prodotti a base di Neem: sia per via fogliare sia per ferti-irrigazione, cioè diluita in acqua nel terreno. Il Neem contiene un principio attivo che rende sgradevole la pianta per gli insetti.
In maggio e giugno le larve escono dalle uova ed è il momento in cui sono maggiormente indifese. Ridurre la popolazione delle larve in primavera ci permetterà di avere meno Metcalfe adulte in estate. Controlliamo con frequenza il fogliame, soprattutto nelle pagine inferiori, alla ricerca delle uova o delle larve. In via preventiva possiamo affiancare al Neem dei trattamenti fogliari con sapone molle.
In presenza delle larve possiamo eliminarle manualmente: un getto d’acqua ci sarà d’aiuto. Per eliminare la melata dalle foglie e dalla pianta torna utile il sapone molle, che oltre a danneggiare gli insetti “lava” la melata appiccicosa.
Una serie di trattamenti periodici preventivi con sapone molle e Neem ci aiuteranno a proteggere le nostre piante dalla Metcalfa. Sono sufficienti 4/5 interventi ogni 10 giorni. Anche una concimazione costante e l’uso di biostimolanti ci aiuteranno ad avere piante più sane e quindi meno soggette ad attacchi di parassiti e spore.
Per invasioni più importanti, sulle piante da fiore e sempreverdi del terrazzo possiamo intervenire con un insetticida a base di piretro specifico per piante ornamentali (PFnPO).