Chi coltiva le piante e ama gli animali spesso si è posto la domanda: possono essere pericolose per i cani e i gatti che ci fanno compagnia, in casa e in giardino? In effetti alcune specie possono contenere alcaloidi o cristalli di ossalato di calcio che possono provocare diversi malesseri ad animali di piccola taglia.

Senza dimenticare che esistono piante, alcune molto comuni, che sono tossiche anche per gli uomini adulti. Tutte le parti dell’Oleandro (Nerium oleander) contengono l’oleandrina un glucoside cardiotonico che provoca vomito e scompensi cardiaci. Poche foglie possono avvelenare un animale di 10 kg. Le dolci bacche nere della Belladonna (Atropa belladonna) sono velenose, così come i fagioli rossi e neri dell’Abro (Abrus precatorius). Già in antichità si preoccupavano della pericolosità di alcune piante: tanto da chiamare il pericoloso Aconito con un nome che deriva dal greco akoniton e significa pianta velenosa.

Piante pericolose per i cani e i gatti

Le siepi di Lauroceraso, di Bosso o di Tasso andrebbero evitate per le foglie tossiche.

Anche l’Edera, spesso presente sui muretti dei nostri giardini, può provocare ai nostri piccoli amici, a seconda della quantità di fogliame ingerito, dei disturbi gastrici o delle complicazioni respiratorie.

Tra le piante fiorite si annoverano i Ciclamini, i Glicini (solo semi e radici) e le Azalee che possono provocare disturbi gastrointestinali a cani e gatti. I fiori di Glicine in giardino possono causare attacchi di vomito, coliti e dolori addominali, mentre quelli di Azalea possono essere fatali.

Con i suoi piccoli e profumati fiori bianchi il Mughetto (Convallaria majalis) ci appare innocente, invece influenza la circolazione del sangue e paralizza il battito cardiaco fino alla morte.

Tra le piante d’appartamento alcune specie andrebbero escluse in presenza di cani e gatti. Tutte le parti della Dieffenbachia, del Filodendro (Philodendron), della Monstera deliciosa, della Schefflera, del Pothos (Epipremnum aureum) e dell’Alocasia o di alcune piante da fiore come le Calle (Zantedeschia), lo Spathiphyllum e l’Anthurium, contengono cristalli di ossalato di calcio che provocano irritazione e gonfiore del cavo orale con le conseguenti difficoltà respiratorie.

Terminiamo questo elenco con alcuni simboli tipici delle feste di dicembre: il Vischio, l’Agrifoglio (Ilex aquifolium) e la Stella di Natale, che hanno foglie e bacche tossiche per cani e gatti. Evitiamo il contatto dei nostri piccoli amici con queste piante durante le feste natalizie: per esempio ponendole su ripiani in alto e non raggiungibili da cani e gatti.

Altre piante tossiche o velenose per gatti e cani sono:

  • Aglaonema: foglie velenose
  • Alloro (Laurus nobilis): tossico
  • Amalliris: i bulbi sono tossici
  • Anemone: velenoso
  • Begonia: le radici sono velenose, la pianta è tossica
  • Clivia miniata: velenosa
  • Croton: tossico
  • Gelsomino: tossico
  • Helleboro: tossica per contatto e ingestione
  • Iris: i bulbi sono tossici
  • Kalanchoe: foglie e gambo sono velenosi
  • Ortensia: fiori e foglie sono tossici
  • Primula: tossica
  • Tulipani: tossici
  • dovremmo poi evitare le eccessivamente spinose o con foglie taglienti. I gatti, strofinandosi, potrebbero tagliarsi.