Nei nostri terrazzi e giardini si possono nascondere fioriture molto belle ma anche piante pericolose per i bambini poiché tossiche o velenose. A volte anche piante ornamentali molto diffuse, come il comune Oleandro, rappresentano un pericolo per bambini più piccoli.
Ecco alcuni esempi di piante da evitare nel nostro giardino se è frequentato da un bambino piccolo.
Piante pericolose per i bambini
L’Abro (Abrus precatorius) è noto anche con il nome di fagiolo corallino e fagiolo indiano. Si tratta di una leguminosa che produce baccelli simili ai piselli ma contengono semi rossi e neri tossici. Sono ricchi di abrina, una sostanza velenosa se viene inalata che causa problemi respiratori, febbre, tosse, nausea e in casi gravi anche un edema polmonare. Se mangiata provoca vomito e diarrea con tracce di sangue e porta a un pericoloso stato di disidratazione con abbassamento della pressione sanguigna e problemi a fegato, reni e milza.
L’Aconito (Aconitum) grazie ai suoi splendidi fiori viola, blu e gialli viene spesso coltivato come pianta decorativa, ma cresce anche spontaneo. La sua pericolosità è insita anche nel suo nome: Aconitum deriva dal greco akòniton che significa pianta velenosa. I popoli antichi, infatti, lo utilizzavano per avvelenare le frecce: con poche gocce estratte dalle radici si provoca la paralisi dei muscoli cardiaci e la morte.
La Belladonna (Atropa belladonna) è una pianta perenne che produce dei bellissimi fiori calici di colore rosa-violaceo che in seguito si trasformano in bacche verdi e poi nere. Nonostante l’aspetto piacevole e il sapore gradevole, le bacche sono velenose per l’uomo. Lievi avvelenamenti portano a palpitazioni e bruciore alla bocca, mentre i casi più gravi portano a vomito, crampi, convulsioni e morte. Tutte conseguenze della atropina, un alcaloide contenuto nella Belladonna.
L’Oleandro comune (Nerium oleander) viene usato comunemente come pianta decorativa nella progettazione del paesaggio, per i suoi fiori profumati e di un bel colore bianco crema. L’Oleandro è una delle piante più tossiche che potremmo trovare nei nostri giardini: tutte le sue parti (foglie, semi, corteccia) sono tossiche, anche se essiccate. Contengono un cardiotossico che può causare bradicardia, aumento della frequenza respiratoria, disturbi gastrici come nausea e bruciori, disturbi al sistema nervoso centrale fino alla morte.
La Panace di Mantegazza (Heracleum mantegazzianum) non viene coltivata come pianta ornamentale ma è possibile trovarla allo stato selvatico, durante le passeggiate in montagna. Può crescere oltre i 2 metri e produce belle infiorescenze ombrelliformi bianche o verdi. Non raccogliamole e stiamone lontani poiché causano infiammazioni e vesciche gravi e dolorose. Se entra in contatto con gli occhi porta a cecità, temporanea o permanente a seconda dell’intossicazione. Se toccate con una mano la linfa di questa pianta, lavatela molto bene e proteggetela dalla luce del sole per due giorni.
Il comune Rabarbaro (Rheum rhabarbarum) viene addirittura utilizzato per realizzare salse, amari digestivi, torte e anche insalate. Dov’è il pericolo quindi? Le sue foglie sono tossiche e il loro uso andrebbe evitato e sicuramente moderato. Contengono un alto tenore di acido ossalico che può causare ulcere, coliti, emorroidi e calcoli renali. Le donne in stato di gravidanza e i bambini al di sotto dei due anni d’età non devono farne uso.
È il Ricino (Ricinus communis) la pianta più velenosa secondo il Guinness dei Primati. Talvolta viene usata come pianta ornamentale e dai suoi semi si ottiene il famoso olio di ricino: il trattamento termico necessario per produrlo distrugge le tossine. Contiene composti estremamente tossici, come la ricina e secondo il Centers for Disease Control (il centro per la prevenzione e il controllo delle malattie degli Usa) ne basta un milligrammo per uccidere. L’acido ricinoleico, contenuto nell’olio di ricino, altera la mucosa intestinale e provoca grosse perdite di acqua e sali minerali.
Concludiamo questo elenco con lo Stramonio (Datura stramonium), detto anche erba del diavolo o erba delle streghe. Parente di Patate e Pomodori, è facilmente riconoscibile perché produce frutti spinosi che contengono semi neri molto tossici. I suoi fiori bianchi emanano un odore molto buono. Tutta la pianta contiene alcaloidi, come la scopolamina, che possono causare palpitazioni, delirio e in casi gravi la morte.
Altre piante tossiche e velenose, che dovremmo evitare in giardino se è frequentato da bambini piccoli, sono il Tasso (Taxus baccata) comunemente usato come pianta da siepe, il Mughetto (Convallaria majalis), la Ginestra (Spartium junceum), i Rododendri, la Digitale (Digitalis purpurea), la Dieffenbachia, l’Edera e il Lauroceraso (Prunus laurocerasus).