La Minatrice serpentina degli Agrumi, la Phyllocnistis Citrella, è uno dei principali nemici degli agrumeti dal sud Italia dove infesta in particolare le piante di Limone e Arancio ed è un parassita comparso in Italia nel 1994.
Si tratta di una Farfalla notturna solita depositare le uova sulla pagina inferiore delle foglie degli Agrumi. Il vero problema è la larva che, quando le uova si schiudono dopo circa 2/10 giorni, penetrano nella foglia e si cibano della parte centrale scavando delle gallerie. Di cui il soprannome di “minatrice”. Sono facilmente riconoscibili poiché le foglie tendono a deformarsi, sono ricche di protuberanze a forma di galleria e ingialliscono.
Le larve sono di colore giallo-verdognolo e a piena maturità possono raggiungere una lunghezza di 3 mm. In seguito la larva crea una piccola cella sulla foglia, per passare dallo stadio di crisalide a Farfalla.
Si sviluppa maggiormente in presenza di un clima caldo e secco e generalmente colpiscono i giovani germogli, i rami più teneri e gli esemplari appena trapiantati. Le femmine generalmente depositano le uova per tutto il periodo primaverile ma se le temperature lo consentono sono un problema anche in autunno.
Oltre a danneggiare le piante e pregiudicare il raccolto, rendono le piante più suscettibili all’attacco di altre malattie, come il Mal secco degli Agrumi o batteriosi.
Quando sopraggiunge il freddo, in inverno, tendono a nascondersi nel terreno o sul fogliame caduto per difendersi dal gelo.
Minatrice serpentina degli Agrumi: meglio prevenire che curare
Un nutrimento corretto delle piante è la prima regola per ottenere piante sane. L’uso combinato di fertilizzanti specifici e biostimolanti stimolerà la pianta a produrre più fiori e frutti, rispetto alle foglie di cui si cibano le larve delle minatrici. Mano foglie, meno problemi.
Anche irrigazioni eccessive o potature troppo vigorose possono facilitare l’arrivo delle minatrici. Gli stress idrici indeboliscono le difese naturali della pianta, mentre le potature troppo drastiche stimolano lo sviluppo di nuovi germogli, quelli prediletti dalle larve di Phyllocnistis Citrella.
Una soluzione naturale preventiva è rappresentata anche dall’uso di prodotti a base di Neem con azadiractina. Si tratta di un principio attivo ottenuto dai semi dell’albero di Neem che rende indigeste il fogliame e la pianta alle larve. Possiamo trovarlo in commercio sottoforma di polveri, granuli o olii concentrati e possiamo usarlo in due modi. Nebulizzando la soluzione sul fogliame eviteremo che le Farfalle deporranno le uova poiché troveranno un habitat sgradevole. Possiamo usarlo anche per ferti-irrigazione, distribuendo la soluzione ai piedi delle piante in modo che venga assorbito dalle radici: ha un certo effetto sistemico e così viene “trasportato” in tutte le parti della pianta.
In agricoltura biologica si sfruttano alcuni insetti antagonisti che si nutrono delle larve di Phyllocnistis Citrella, come il Cirrospilus pictus e l’Ageniaspis citricola.