In primavera possiamo seminare il prato, sia per creare nuovi tappeti erbosi sia per infoltire zone che hanno sofferto in estate e in inverno.

Come seminare il prato: partiamo dal seme

La scelta del seme giusto è molto importante e non va sottovalutata. Nel caso dei prati si parla di “miscugli” di sementi poiché la varietà è importante per ottenere un prato robusto e resistente.

All’atto della scelta dovremo valutare in particolare due aspetti: l’esposizione solare e la destinazione d’uso del prato. Un prato molto soleggiato ha esigenze differenze rispetto a un tappeto erboso all’ombra: in commercio troviamo miscugli selezionati per ogni tipo di esposizione solare.

Anche la destinazione d’uso è importante: dovrà avere solo un bell’aspetto decorativo oppure abbiamo intenzione di “viverlo” e di giocarci a calcio? Anche in questo caso, a seconda dell’uso, scegliamo un miscuglio di sementi specifico per campi sportivi o verde ornamentale.

Il periodo migliore per seminare

In primavera dovremo attendere che le temperature minime si stabilizzino sopra i 10°C. Scegliamo una giornata serena e senza vento.

La semina si può effettuare anche in autunno con temperature minime superiori a 10°C.

Come seminare il prato

Sulle confezioni dei semi troviamo le quantità suggerite: di solito sono espresse in mq. Non aumentiamo i dosaggi, rischiamo una sovraproduzione inutile. Se ci sono zone più difficili, per esempio in presenza di discese o lungo i bordi, possiamo effettuare una passata in più alla fine.

Possiamo distribuire i semi manualmente o con un’apposita seminatrice a rullo. La prima soluzione, la cosiddetta semina a spaglio, richiede una certa dimestichezza per distribuire in modo omogeneo i semi, senza creare zone troppo folte o vuote. Se i semi sono molto piccoli possiamo mischiarli con sabbia in parti uguali: il risultato sarà più facile da spargere. Effettuiamo due passaggi.

Se invece usiamo una seminatrice a rullo la distribuzione sarà sicuramente più omogenea. Facciamo due passaggi, incrociati ad angolo retto.

Al termine della semina distribuiamo un po’ di terriccio e rastrelliamo delicatamente per ricoprire i semi. Infine irrighiamo a pioggia.

Per stimolare lo sviluppo delle piantine possiamo integrare nel terreno un fertilizzante con effetto starter.

Nell’arco di un paio di mesi l’erba dovrebbe crescere; in questa fase non calpestiamo la zona seminata e irrighiamola frequentemente ma con poca acqua per evitare ristagni.

Quando il tappeto erboso sarà cresciuto potremo controllare le zone poco uniforme o particolarmente spoglie. Possiamo effettuare una semina di riparazione, usando lo stesso miscuglio.

Quando il prato sarà cresciuto potremo rimodulare le irrigazioni, riducendo la frequenza e aumentando il tempo d’irrigazione. Meglio un ciclo giornaliero durante le prime ore del mattino.

Dopo un mese dalla semina potremo affrontare il primo taglio. Durante i primi 4/5 tagli non esageriamo e non tagliamo il prato troppo in basso: un taglio drastico potrebbe stressare le giovani piantine che devono ancora sviluppare l’apparato radicale. All’inizio manteniamo almeno un’altezza di 6 cm, dopo il quinto taglio potremo scegliere l’altezza desiderata e indicata per il tipo di miscuglio utilizzato. Comunque l’erba non andrebbe mai tagliata per più di 1/3 della sua altezza.