Controllare periodicamente la presenza di Alternaria sulle orticole è un’attività molto importante: come tutte le malattie fungine si può sviluppare rapidamente e contaminare anche altre colture.
Dietro il termine “Alternaria” si celano in realtà decine di specie differenti di funghi, tutte accomunate dall’azione dannosa su molte specie di piante. Non solo orticole, ma anche da frutto e ornamentali.
La Alternaria sulle orticole si manifesta con macchie scure e concentriche sulle foglie, che in seguito marciscono e possono portare alla morte della pianta.
Le piante più esposta agli attacchi di Alternaria sono i Pomodori, le Patate, le Melanzane, i Cetrioli e i Cavoli, ma nessuna coltura è immune.
Come prevenire la comparsa della Alternaria sulle orticole
Come per tutte le malattie fungine, i periodi più critici sono quelli con temperature miti accompagnati ad alti tassi di umidità. Quindi in primavera e in autunno, quando le piogge sono più abbondanti e improvvise. In questi periodi dovremo prestare maggiore attenzione e controllare frequentemente le nostre piante per individuare le eventuali malattie alle prime avvisaglie.
Ci sono anche delle tecniche agronomiche che possono essere adottate per limitare il rischio di infezioni di Alternaria:
- effettuare la rotazione delle colture, per evitare un accumulo di spore fungine nel suolo specializzate in determinate colture, come per esempio l’Alternaria solani che colpisce i Pomodori. Le spore dell’Alternaria possono sopravvivere nei resti vegetali e nel terreno, pronte a infettare nuove piante nella stagione successiva.
- Mantenere una distanza adeguata tra le piante dell’orto. Ciò stimola una maggiore circolazione dell’aria e riduce l’umidità superficiale sulle foglie. Inoltre limita le possibilità di contagio.
- Evitare eccessi di irrigazione e non bagnare le foglie. Meglio usare sistemi di irrigazione a goccia e programmare i cicli alla mattina presto, per dar tempo alle piante di asciugarsi prima della notte.
- Rimuoviamo le foglie malate o morte ed eliminiamole. Non gettiamole nel composter poiché potrebbero contaminarlo. Anche gli attrezzi utilizzati per il taglio vanno disinfettati, per evitare di trasmettere la malattia ad altre piante.
- Aiutiamo una crescita sana delle piante e lo sviluppo delle difese naturali, utilizzando fertilizzanti specifici ed elicitori Tra le sostanze di base ricordiamo l’estratto di equiseto ricavato dalla pianta Equisetum arvense. È un fertilizzante ricco di elementi nutritivi e in particolare di Silice: se applicato sulle macchie fungine ne inibisce lo sviluppo. Anche il chitosano è una sostanza di base utile contro l’Alternaria.
Le soluzioni per contrastare l’Alternaria
Se si è già diffusa nell’orto effettuiamo subito dei trattamenti. Possiamo ricorrere ad alcune soluzioni naturali e consentite in agricoltura biologica, come le farine di roccia e alcune sostanze di base.
Alcune farine di roccia, come zeolite o caolino, hanno la capacità di assorbire l’umidità superficiale. Se applicate sui funghi li disidratano e lasciano sulle foglie un ambiente inadatto allo sviluppo delle spore.
Il sodio idrogenocarbonato è efficace in presenza di spore fungine: trattando le parti malate provoca il disseccamento del micelio.
L’impiego combinato tra trattamenti naturali fogliari e radicali (per esempio con Neem) fa parte della strategia di difesa biologica.
Tra le soluzioni consentite in agricoltura e frutto della nostra tradizione contadina, ricordiamo la poltiglia bordolese a base di rame. È utile sia per la prevenzione sia in presenza delle spore. Anche i fungicidi a base di fosetil alluminio sono indicati contro le peronospore. Si tratta però di agrofarmaci e vanno utilizzati con criterio e rispettando i tempi di carenza prima di consumare i frutti.