Creare compost in giardino non è difficile ed è una tecnica agronomica antica, con la differenza che oggi abbiamo a disposizione molti più prodotti e soluzioni.
Si tratta di riciclare i resti organici di originale vegetale in modo da trasformarli in fertile compost. Se riflettiamo, perché perdere tempo per gettare i rifiuti del giardino (foglie secche, resti di potature, erba, frutti o ortaggi danneggiati, ecc.) quando possiamo facilmente trasformarli e riutilizzarli in giardino?
Compost in giardino: come avviene il processo di trasformazione
La decomposizione dei residui vegetali avviene grazie all’azione di macro e microorganismi, invisibili a occhio nudo, che trasformano gli scarti verdi in un fertile terriccio naturale, ottimo per l’orto.
Per stimolare il processo di trasformazione e creare il giusto grado di umidità, i materiali vengono soprapposti. In passato e nelle campagne si creano dei “cumuli”, spesso delimitati da assi di legno o recinzioni. Nei giardini moderni si utilizzano dei contenitori concepiti appositamente per questa attività: le compostiere o composter.
La compostiera va collocata in una zona ombreggiata. Deve essere protetta nelle ore più calde della giornata: il sole alla mattina o nel tardo pomeriggio sono tollerati. È inoltre importante scegliere un luogo al riparo dal vento. Per esempio sotto un albero, al riparo dal sole e dal vento.
La compostiera va sempre posizionata sul terreno e mai su lastre o pavimentazioni: i lombrichi e gli insetti utili devono poter accedere al cumulo.
Ma cosa serve per stimolare il processo di trasformazione? Gli organismi decompositori del suolo si attivano in presenza di 4 elementi: umidità, ossigeno, materiali azotati (come le parti verdi delle piante, molli e umide) e materiali carboniosi (le parti dure e secche).
La compostiera serve proprio per produrre artificialmente questo processo. I nutrienti azotati vengono forniti dagli scarti verdi del giardino, come l’erba del prato o le foglie, mentre quelli carboniosi saranno apportati dalle parti secche, come paglia, foglie secche o rami sminuzzati con un biotrituratore. Il passaggio dell’ossigeno verrà garantito dalla presenza dei materiali secchi, mentre l’umidità verrà fornita dalle piogge e dalla decomposizione delle parti umide.
Il processo di trasformazione è distinto in due fasi. Nella fase attiva i microrganismi decompongono i materiali umidi e verdi, più facilmente degradabili; nella fase di maturazione vengono invece deteriorati i materiali più secchi e duri. Per stimolare l’inizio della fase attiva, possiamo aggiungere nella compostiera un attivatore di compostaggio.
Compost in giardino: cosa non inserire nella compostiera
Per la creazione del composto dobbiamo usare soltanto materiali di origine vegetale. Vanno benissimo tutti, purché sminuzzati (in caso di rami) e non colpiti da malattie fungine. Altrimenti contamineremo tutto il compost.
Allo stesso modo, cerchiamo di non contaminare il compost con sostanze tossiche o nocive. Per esempio se usiamo un diserbante nel prato evitiamo di inserire nella compostiera l’erba tagliata. Aspettiamo almeno due o tre sfalci.
Anche la paglia e le lettiere di conigli, piccioni e volatili possono essere inserite nella compostiera. Quelle del gatto no!
Sicuramente non vanno aggiunti residui di carne o scarti animali per evitare che il compost inizi a puzzare molto.
Come si inseriscono i materiali nella compostiera
Dopo aver poggiato compostiera sul terreno, sul fondo stendiamo uno strato di materiali molto drenanti, come trucioli o rametti. Sopra questo “tappeto” potremo inserire gli scarti che via via produrrà il giardino.
Periodicamente dovremo rivoltarlo in modo da mischiare i diversi elementi. Nei mesi caldi dovremo rivoltare il cumulo almeno ogni due mesi. In inverno invece, quando i processi di trasformazione si rallentano, è sufficiente una volta in tutta la stagione.
Il compost non va mai pressato. Così facendo ridurremmo la presenza di ossigeno, invece necessario per la vita dei microorganismi decompositori. La mancanza di ossigeno si “sente”, poiché il cumulo tende a puzzare. Se dovesse avvenire rivoltate il cumulo e inserite materiali secchi per migliorare l’areazione interna.
L’umidità dovrebbe essere fornita dalla decomposizione delle sostanze umide e dalla pioggia, ma potrebbe essere necessaria una bagnatura saltuaria, in presenza di lunghi periodi di siccità o se la compostiera è esposta al sole estivo. Per questa ragione è meglio un luogo omreggiato.
Quando si usa il compost in giardino?
La decomposizione di materiali vegetali viene chiamata compost verde. Si tratta di un concime naturale utile per migliorare la struttura e la qualità del suolo.
Il composto maturo si ottiene dopo 8/12 mesi di decomposizione: un substrato scuro, con un forte odore di terra di bosco e molto soffice. È ricco di acidi umici e può essere utilizzato per migliorare i terricci per semine delle piante in vaso e per la concimazione degli ortaggi meno esigenti e più sensibili ai fertilizzanti chimici.
Dopo 5/6 mesi si ottiene un compost semigrezzo. L’attività biologica non produce più calore e può essere usato per concimare gli alberi e gli arbusti da frutto, le siepi, i cespugli più rustici e gli ortaggi con alte esigenze nutritive.
Entro i 4 mesiil compost è fresco e il processo di trasformazione è ancora in atto. Può essere usato mischiato con altra terra, ma va evitato il contatto diretto con le radici. Per la stessa radice non va usato in fase di semina o trapianto.
Il compost maturo e il compost semigrezzo si interrano superficialmente, nei primi 5-10 cm del suolo.