Gli Echinocactus fanno parte della famiglia delle Cactacee e sono quindi piante succulente. La forma rotonda e irta di spine decorative le è valso il soprannome di “cuscino di suocera” ma si tratta di piante molto decorative con un aspetto scultoreo. Le spine sono foglie trasformate per proteggere le piante dai predatori, riparare il fusto dal sole e limitare la superficie traspirante e quindi l’evaporazione dell’acqua. L’Echinocactus produce anche bellissimi fiori ma solo le piante che hanno superato il decimo anno d’età.
Tollerano il freddo solo fino a 13°C e possono essere coltivati in giardino solo nelle regioni più calde d’Italia e nelle zone costiere. Nelle altre regioni possiamo coltivarli in vaso e proteggerli in una serra fredda durante l’inverno.
Ci sono tante varietà di Echinocactus così come esistono piante simili, come il Notocactus e il Ferocactus. Esiste anche la varietà Echinocactus Inermis senza spine.
Dove coltivare un Echinocactus
Per crescere bene tutte le Cactacee hanno bisogno di un ambiente molto luminoso e fresco in inverno. Amano infatti il caldo d’estate, ma se d’inverno vivono in un ambiente fresco, saranno più stimolati a fiorire.
In casa scegliamo quindi il luogo meno riscaldato dell’appartamento. Attenzione anche alle correnti d’aria fredda e agli sbalzi repentini di temperatura.
Come irrigare un Echinocactus
In primavera ed estate è necessario innaffiare con moderazione, evitando le ore calde e l’utilizzo di acqua molto fredda.
Quasi niente acqua in autunno e inverno.
Come concimare un Echinocactus
Le sostanze nutritive contenute nel terriccio sono destinate a esaurirsi rapidamente. Dovremo quindi prevedere un programma di concimazione annuale.
Possiamo usare un fertilizzante liquido specifico per le piante grasse e cactacee, da diluire nell’acqua per l’irrigazione una volta al mese. Sospendiamo le concimazioni in autunno per non indurre la pianta a prolungare il periodo vegetativo: in inverno i cactus devono andare in riposo.
Come rinvasare un Echinocactus
Dopo l’acquisto possiamo rinvasare l’Echinocactus nel contenitore destinato ad accoglierlo. Stendiamo sul fondo del vaso uno strato di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa, per proteggere le radici da eventuali eccessi d’acqua nel sottovaso. Usiamo sempre un terriccio specifico per cactacee o piante succulente: contiene sabbia ed è particolarmente drenante, proprio come richiedono questo tipo di piante.
In seguito rinvaseremo la pianta a inizio primavera, quando le radici escono dai fori di drenaggio del vaso. Durante le fasi del travaso, aiutatevi avvolgendo il fusto spinoso in una tela robusta e utilizzando dei robusti guanti di protezione.