Possiamo coltivare con successo le Melanzane nel nostro orto, o in un angolo del giardino riservato, se sapremo seguire alcune regole inerenti principalmente le loro esigenze climatiche.
Facente parte della famiglia delle Solanacee, possiamo scegliere tra le diverse varietà di Melanzane che si distinguono per colore e forma.
Oltre alle classiche Melanzane di colore viola scuro, ci sono anche varietà più chiare, con striature e sfumature e addirittura completamente bianche come mozzarelle.
Anche le forme possono variare: alcune tendono a essere rotonde, altre invece sono allungate.
Infine possiamo trovare anche le varietà con cicli vegetativi precoci o tardivi.
Dove coltivare le Melanzane
Le Melanzane (Solanum melongena) amano le alte temperature, comprese tra i 22°C e i 24°C ma non oltre i 35°C, che porterebbero alla perdita dei fiori. Inoltre non tollerano temperature inferiori ai 15°C, che impedirebbero ai fiori di trasformarsi in frutti. Il rischio in caso di temperature troppo basse è che la pianta resti nana.
Scegliamo una posizione soleggiata per una fioritura e fruttificazione più abbondante.
Come seminare le Melanzane
Tra aprile e maggio, quando le temperature minime superano i 20°C, possiamo seminare le Melanzane nel nostro orto.
Manteniamo una distanza tra le file e tra le singole piante di 50 cm. Il seme va posizionato a 0,5 cm di profondità.
Dopo aver seminato, irrighiamo bene l’aiuola. Il terreno ideale deve avere un pH 6,5/7 ed essere fresco, fertile, sciolto e ben drenato.
Prima della semina, è bene preparare il letto di semina con qualche settimana in anticipo. Durante l’operazione di vangatura, possiamo incorporare un concime biologico, come lo stallatico pellettato. Dopo aver lavorato e concimato le aiuole, irrighiamole nei giorni precedenti alla semina così da stimolare la comparsa di eventuali erbe infestanti da estirpare.
Possiamo anticipare la semina in una serra o in un semenzaio fin da febbraio, a patto di conservare le piantine con temperature superiori a 15 °C. Quando le piantine saranno spuntate, potremo trapiantarle nell’orto quando le minime superano i 20 °C.
Come trapiantare le Melanzane
In alternativa possiamo iniziare la coltivazione dalle piantine già cresciute, che troviamo facilmente nei negozi specializzati.
I consigli per le temperature e la concimazione sono identiche alla semina. Ma in questo caso vedremo i primi fiori dopo circa 50 giorni e raccoglieremo i frutti dopo circa 80 giorni dal trapianto.
In base alla zona climatica, la Melanzana inizia a produrre verso maggio/giugno e i raccolti possono arrivare anche fino a ottobre/novembre.
Rotazione e consociazione
Sia che partiamo dai semi sia che optiamo per il trapianto, dobbiamo evitare di compiere l’azione in un’aiuola in cui nell’anno precedente sono state coltivate altre Solanacee (come Patate, Peperoni, Pomodori o le stesse Melanzane), perché il terreno potrebbe essersi impoverito. Effettuiamo perciò una rotazione delle colture con una leguminosa. Conosci la rotazione delle colture? Leggi questo articolo!
Per la consociazione delle colture, le Melanzane vanno coltivate vicine ai Finocchi.
Come coltivare le Melanzane
Le Melanzane hanno un fusto abbastanza resistente, ma poiché i frutti sono molto grandi e pesanti affianchiamo un tutore per aiutare la crescita delle piantine.
Un altro consiglio per queste fasi iniziali è una sarchiatura periodica del terreno attorno alle piantine, per evitare lo sviluppo di erbacce.
Come irrigare le Melanzane
Le Melanzane resistono alla siccità, hanno un apparato radicale che si spinge in profondità e non tollera i ristagni idrici, causati dalle piogge o da un’eccessiva innaffiatura.
È importante quindi irrigare soltanto quando è necessario, sicuramente in un periodo molto afoso e senza pioggia. Possiamo scegliere un impianto d’irrigazione a goccia per ottenere i migliori risultati.
Come difendere le Melanzane
Negli orti il rischio che gli ortaggi siano oggetto di attacchi da parte di parassiti o malattie fungine è reale e le Melanzane non ne sono esenti.
Tra le malattie fungine, quelle più frequenti sono la Peronospora, la Fusariosi (Fusarium) e la Verticilliosi (Verticillium).
Come difenderle? Il primo passo da compiere è ridurre le irrigazioni e l’umidità del suolo, cercando di migliorare il drenaggio. Per prevenire le malattie, in particolari nei periodi più piovosi e umidi dell’anno, possiamo utilizzare le polveri di roccia. Hanno la capacità di assorbire l’umidità, quindi “asciugano” le spore e creando una condizione sulle foglie inadatta per il loro sviluppo.
Anche gli insetti parassiti sono una minaccia: dagli Afidi, Acari (ragnetti rossi) e altri insetti fitofagi possono attaccare foglie e fiori di queste piante.
Afidi e Acari hanno un apparato boccale pungente/succhiante: con un rostro forano le foglie e aspirano la linfa. In questo modo debilitano la pianta, creano puntinature decolorate e provocano malformazioni nelle nuove foglie (galle). Gli Afidi inoltre lasciano sulla pianta una melata appiccicosa che facilita la formazione di malattie fungine, come le fumaggini.
Per una coltivazione biologica, effettuiamo dei trattamenti preventivi con estratti di Ortica e Sapone Molle: sostanze naturali che contrastano lo sviluppo di Acari e Afidi. Inoltre il Sapone Molle lava via la melata degli Afidi, riducendo il rischio di malattie fungine.