Vi suggeriamo di coltivare la Valeriana se desiderate creare un piccolo orto sul terrazzo. Si tratta infatti di un’insalata da taglio, quindi con una crescita ridotta in altezza e possiamo facilmente impilare più vasi, per esempio balconette da agganciare una sopra l’altra alla ringhiera del balcone. Inoltre possiamo coltivarla in tutti i periodi dell’anno e potremo raccoglierla anche nei mesi più freddi.

Garantisce una grande produzione e in cucina possiamo usarla cruda o anche cotta come le erbette o gli spinaci.

La Valeriana (Valeriana locusta) è conosciuta con molti nomi: Soncino, Songino, Valerianella, ecc. Non va invece confusa con la Valeriana officinalis, nota erbacea da fiore usata in fitoterapia e farmacia.

Dove coltivare la Valeriana

È molto resistente al freddo e la temperatura ottimale di crescita è compresa tra 10°C e 20°C, con una minima di 5°C.

Non ha bisogno di molta luce e vanno preferite le zone in mezz’ombra, per difendere le piante dal sole diretto nei mesi più caldi.

Come coltivare la Valeriana

Per la semina usiamo un terriccio specifico per orto, che arricchiremo ogni 15 giorni con un fertilizzante liquido da diluire nell’acqua dell’irrigazione. In entrambi i casi preferiamo dei prodotti consentiti in agricoltura biologica per ottenere un’insalata coltivata in modo naturale.

Di solito si effettuano due semine: da marzo ad aprile e da luglio a novembre, per ottenere raccolti da a maggio-giugno o da settembre a febbraio.

Le foglie si raccolgono dopo 2 o 3 mesi dalla semina, dipende anche dalla varietà. Quando raccogliamo, tagliamo le foglie alla base, a circa 1/2 cm dal terriccio: è un’insalata da taglio e ricrescerà, assicurandoci più raccolti.

Come irrigare la Valeriana

Il terriccio va sempre mantenuto umido, specialmente dopo la semina fino allo sviluppo delle piantine.

Quando irrighiamo non dobbiamo eccedere: interveniamo quando notiamo il terreno asciutto e nelle giornate più calde estive. Controlliamo i ristagni d’acqua nel sottovaso per prevenire le malattie fungine, come la Peronospora, che proliferano negli ambienti troppo umidi.