Possiamo coltivare la Calatea se stiamo cercando una pianta facile da coltivare ma capace di colpire l’attenzione dei nostri ospiti.
La Calatea (Calathea ornata) è una delle piante d’appartamento con il fogliame più particolare. Ha foglie grandi e variegate in screziature diverse, con disegni nitidi molto ornamentali. Possiamo scegliere tra diverse varietà e ibridi di Calatea, con foglie differentemente decorate.
Appartenente alla famiglia delle Marantacee, ha portamento eretto ed è longeva. Ha una crescita lenta e il fogliame non perde le decorazioni anche se viene coltivata all’ombra.
Le foglie della Calatea sono simili a quelle della Maranta, ma in questo caso la pianta ha un portamento eretto, mentre la Maranta è strisciante.
Dove coltivare la Calatea
È una pianta d’appartamento e non tollera il freddo sotto i 10°C. Quindi le nostre case hanno l’habitat ideale.
Non necessita di molta luce e vanno evitati i raggi diretti del sole che possono ustionare le belle foglie.
Scegliamo una posizione ombreggiata o semi-ombreggiata, lontana dalle fonti di colore, come caloriferi e stufe, e da finestre o aperture che possono provocare correnti di aria fredda in inverno.
In estate possiamo spostarla sul terrazzo ma in un luogo ombreggiato.
Come concimare la Calatea
Possiamo utilizzare un fertilizzante liquido per piante verdi da diluire nell’acqua per l’irrigazione, ogni 15 giorni da maggio a settembre.
Come irrigare la Calatea
Deve essere irrigata ogni 2/3 giorni in estate e ogni settimana in inverno, per mantenere sempre il terriccio inumidito.
Richiede un alto tasso di umidità ambientale ed è quindi importante nebulizzare acqua sulle foglie periodicamente. Specialmente nelle afose giornate estive e quando sono in funzione gli impianti di riscaldamento in inverno.
Per far risaltare i disegni delle foglie dovremo pulirle mensilmente con un panno inumidito.
Come coltivare la Calatea
In autunno possiamo tagliare le foglie secche o malridotte. Possiamo anche potare i rami e le foglie che escono dalla sagoma: così irrobustiamo la pianta, che risulterà anche meno sensibile alle avversità.