Possiamo coltivare la Buddleja se amiamo i giardini naturalistici e la biodiversità: bella sia come esemplare isolato sia come siepe informale, la Buddleja è nota come “arbusto delle farfalle” perché il profumo di miele dei suoi fiori è irresistibile per questi insetti.
La Buddleja (Buddleja davidii) è un bellissimo arbusto deciduo di origine cinese che forma rapidamente un cespuglio elegante e ricco di spighe fiorali rosa, viola o bianche, che durano a lungo sulla pianta e sono molto profumati. I colori dei fiori variano a seconda della varietà: la Ellen’s Blue, precoce, ha fiori blu scuro con occhio arancio mentre la White Cloud è bianco puro con occhio giallo. La Buddleja raggiunge dimensioni notevoli: una varietà di taglia contenuta è Buddleja Nanho Blue, molto fiorifera ma non molto profumata.
Coltivare la Buddleja: le condizioni ambientali
La Buddleja gradisce posizioni calde, soleggiate, al riparo dai venti gelidi: non fiorisce all’ombra. È una pianta rustica e resiste fino a -15°C. Grazie a queste caratteristiche, può essere coltivata in tutta Italia in giardino, come pianta singola oppure in gruppo in bordure o come siepe libera. Può essere coltivata anche in grandi vasi sul terrazzo.
L’irrigazione
Apprezza innaffiature quando è in piena fioritura, ma teme i ristagni idrici radicali, soprattutto nei mesi freddi. Quindi non esageriamo con l’acqua: La Buddleja preferisce il clima secco a quello umido e vuole terreno sempre ben drenato.
Il substrato e la concimazione
Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un terriccio per piante da fiore, avendo cura di stendere sul fondo del contenitore uno strato di materiali inerti, come ghiaia o argilla espansa, per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Specialmente per la coltivazione in vaso, dobbiamo prevedere un ciclo di concimazione annuale per rifornire alla pianta gli elementi nutritivi necessari per un corretto ciclo vegetativo. Il terriccio contenuto nel vaso è infatti limitato e le sue risorse sono destinate a esaurirsi. Possiamo utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore, da miscelare nell’acqua dell’irrigazione ogni 15 giorni durante il periodo vegetativo, quindi da aprile a settembre.
Per la coltivazione in giardino possiamo ricorrere a un fertilizzante organico, come lo stallatico pellettato, o un concime organo-minerale a lenta cessione per piante da fiore, da distribuire sul terreno due volte all’anno, all’inizio della primavera e dell’autunno. Cercate di incorporare i granuli nel terreno e irrigate subito dopo.
Potatura e cure particolari
Facile e rustica, non è particolarmente sensibile a malattie e parassiti.
La Buddleja davidii richiede un’energica potatura primaverile, tra febbraio e marzo, prima della ripresa vegetativa, per mantenere una forma compatta della chioma e per ottenere una fioritura più abbondante. Attenzione poiché altre specie, come Buddleja globosa o Buddleja covillei, vanno potate dopo la fioritura, poiché producono fiori sul legno dell’anno precedente.
Per prolungare la fioritura si possono eliminare progressivamente le spighe di fiori appassiti.