Possiamo coltivare la Brassia per dare un tocco di eleganza e spettacolarità a qualsiasi spazio della nostra casa. Appartenente alla famiglia delle Orchidacee, si distingue per i fiori originali e con lunghi petali che le sono valsi il soprannome di Orchidea Ragno.
Dove coltivare la Brassia
Le nostre case sono l’habitat ideale per la coltivazione della Brassia perché non ama l’afa e non tollera il freddo e le temperature inferiori ai 12°C. Quelle ideali sono comprese tra i 15°C notturni e i 25°C diurni.
Il luogo prescelto deve essere ben illuminato ma senza i raggi solari diretti, che possono danneggiare i fiori e le foglie. In inverno possiamo esporre la pianta al sole, specialmente nelle prime ore della mattina. L’ideale è un’esposizione a ovest o a est, in modo che la pianta riceva il sole alle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Se le foglie tendono a scurirsi è un sintomo di mancanza di luce; se invece tendono al rosso sono troppo esposte.
Evitiamo inoltre le correnti d’aria fredda, per esempio in prossimità di finestre che apriamo spesso nei mesi invernali.
Come coltivare la Brassia
Dopo l’acquisto evitiamo di travasarla e lasciamola nel vaso trasparente nel quale l’abbiamo comprato. Sono vasi trasparenti, concepiti per la coltivazione delle Orchidee e dotati di ampi fori di drenaggio sul fondo. Inoltre le radici delle Orchidee sono molto delicate e rischiamo di danneggiarle con un inutile travaso.
Periodicamente, ogni 2/3 anni, dovremo invece sostituire il substrato di coltivazione. Le Orchidee sono piante epifite e non crescono nei normali terricci: in particolare le Brassie sono originarie delle foreste pluviali tropicali e subtropicali dell’America e crescono abbracciate alla corteccia dei grandi alberi ad altezze considerevoli. Sono protese verso l’alto alla ricerca dei raggi solari. Per la coltivazione in casa richiedono particolari substrati composti da corteccia e torba che hanno la principale funzione di dare stabilità alla pianta.
Il substrato va sostituito periodicamente poiché con il passare del tempo la corteccia tende a deteriorarsi e può manifestare presenza di spore fungine.
Come irrigare la Brassia
Quando dobbiamo irrigare? Ci basta osservare le radici: se appaiono verdi sono sane, ma se tendono al bianco e all’argenteo significa che la pianta ha bisogno d’acqua. Quando la pianta sente che manca l’acqua, produce una patina bianca sulle radici per limitare l’evaporazione dell’umidità superficiale: è quindi un sintomo di mancanza di umidità.
Così come per le Orchidee, anche la Brassia va irrigata per immersione ogni settimana. Immergiamo il vaso in una bacinella con 5/7 cm d’acqua per circa 15/20 minuti, in modo che la corteccia e la torba si impregnino d’acqua. Al termine lasciamo scolare molto bene il vaso per mezz’ora prima di riporlo nel sottovaso o nel cachepot. Verifichiamo sempre che non resti acqua nel sottovaso perché è letale per le radici delle Orchidee.
Anche un’alta umidità ambientale riveste una grande importanza. In estate l’aria diventa più secca quando si superano i 30°C, ma succede anche in inverno quando sono in funzione i caloriferi. La soluzione a questo problema è molto semplice: nebulizziamo frequentemente le foglie con acqua, evitando di bagnare i fiori per non danneggiarli.
Usiamo sempre acqua a temperatura ambiente per evitare choc termici. L’acqua del rubinetto è troppo calcarea, meglio usare quella demineralizzata o piovana. Se vuoi altre informazioni sull’irrigazione delle Orchidee, leggi questo articolo!
Come concimare la Brassia
Ogni 15 giorni diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di concime liquido specifico per Orchidee: in questo modo la pianta riceverà tutti i nutrienti necessari durante tutto l’anno.
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