Possiamo coltivare il Mirto in giardino per proseguire una tradizione secolare tipica dell’area mediterranea. Non richiede particolari cure e ci donerà una fioritura bianca molto appariscente ed elegante.
Il Mirto (Myrtus communis) è un arbusto sempreverde della famiglia delle Myrtaceecoltivato da secoli nel Mediterraneo. Partendo dall’antico Egitto, dove veniva impiegato nella preparazione di medicinali e cosmetici, fino ai greci per i quali era un dono per i defunti, mentre presso i popoli tedeschi ed ebraici era considerato un regalo di buon auspicio per gli sposi.
Oggi è usato in erboristeria, per trarre da frutti e foglie un olio essenziale indicato nella cura di raffreddori e malattie respiratorie, ma anche come ingrediente in cucina. Molti conoscono il liquore sardo Mirto, che si ottiene dalla polpa delle bacche, ma esistono anche versioni ottenute con le foglie e i germogli.
Possiamo trovare il Mirto sia come piccoli cespugli di mezzo metro, ma anche come albero dal tronco grigiastro con un’altezza fino ai tre metri e talvolta riesce a vivere diversi secoli.
I suoi rami si distinguono per un colore rossiccio e producono tante foglie affusolate ovali di colore verde scuro. La fioritura, molto generosa, inizia a maggio e termina verso luglio. I fiori sono composti da grandi petali bianchi e pistilli evidenti, che in inverno si trasformeranno in bacche nere o scure.
Dove coltivare il Mirto
È sicuramente una pianta che ama il clima caldo e l’esposizione al sole per fiorire abbondantemente: un muro è utile per proteggerlo dai forti venti. Resiste a temperature minime fino a -10°C, ma se abitiamo in regioni con inverni rigidi è bene proteggere la chioma con un cappuccio di tessuto-non-tessuto traspirante e le radici con uno strato di pacciamatura.
Come coltivare il Mirto
Il trapianto si effettua all’inizio della primavera in una buca con dimensioni doppie rispetto al vaso in cui è contenuta la pianta.
Controlliamo che il drenaggio sia ottimale versando nella buca un po’ acqua: la terra dovrà assorbirla rapidamente, come una spugna, e non devono rimanere pozze stagnanti.
Integriamo nel terreno della buca una dose di concime naturale, come lo stallatico, o di fertilizzante granulare a lenta cessione consentito in agricoltura biologica. In seguito ripeteremo la distribuzione dei fertilizzanti 4 volte all’anno, all’inizio di ogni stagione.
Come irrigare il Mirto
La siccità non è un problema per il Mirto, perciò innaffiamolo circa una volta ogni dieci giorni, avendo prima verificato che il terreno sia completamente asciutto. Evitiamo i ristagni d’acqua, molto pericolosi per le radici.
Come potare il Mirto
Procediamo con molta cautela nell’operazione di potatura. Alla fine dell’inverno diradiamo la chioma dei rami più superficiali o rovinati dalle intemperie, mentre evitiamo di tagliare i rami più vecchi di un anno, perché rischiamo di comprometterne la fioritura.