Possiamo coltivare l’Aglio nell’orto o in vaso per avere sempre a disposizione un ingrediente indispensabile, cotto o crudo, nelle ricette, dalle più semplici alle più complesse.
Conosciuto sin dai tempi dei popoli antichi del Mediterraneo che lo impiegavano per usi terapeutici, l’Aglio (Allium sativum) è una pianta bulbosa originaria dell’Asia centrale.
Facile da coltivare, l’Aglio ci permette anche di decorare le bordure dei giardini grazie ai delicati fiorellini bianchi che genera verso gli inizi dell’estate: è il caso dell’Allium Ursinum (detto Aglio orsino), l’Allium Vineale o l’Allium Moly (o Aglio dorato). È inoltre utile coltivarlo accanto ad altre piante da fiore, perché crea una difesa dagli attacchi degli afidi, dato che è un repellente per questo tipo di insetti.
Dove coltivare l’Aglio
Sul nostro territorio l’Aglio può crescere spontaneo quasi in ogni regione, soprattutto in ambienti soleggiati e freschi e con una temperatura ideale tra i 15 e i 20 °C.
Come coltivare l’Aglio
Se per la sua coltivazione partiamo dai bulbilli, otterremo una raccolta anticipata rispetto all’Aglio ottenuto dal seme e ci assicureremo una produzione più omogenea e resistente alla conservazione. Dobbiamo mettere a dimora i bulbilli da ottobre a marzo, basandoci sulla stagione e la varietà. I bulbilli grossi, che contengono più sostanze di riserva per lo sviluppo del germoglio e garantiscono una maggiore conservazione del bulbillo nel terreno, portano a un rapido germogliamento.
Scegliamo terreni leggeri e di media consistenza, purché non vi siano ristagni idrici per evitare marciumi e rischiare una cattiva raccolta.
Procediamo con la semina in autunno (nelle regioni con clima mite) o in primavera (nelle regioni settentrionali e centrali), a seconda delle diverse zone pedoclimatiche. Calcoliamo una distanza di 12-15 cm tra le piante, così potranno estendersi, e di 30 cm tra le file. Oltre alla profondità di semina (circa 4-5 cm), consideriamo anche di coprire bene con il terriccio i bulbilli, che andremo a posizionare con la punta verso l’alto, e completiamo con uno strato di pacciamatura di foglie secche o cortecce.
Se coltiviamo l’Aglio in vaso utilizziamo un terriccio per piante da orto, sul cui fondo avremo prima steso uno strato di argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Sia nell’orto sia in vaso, è bene aggiungere al terreno un concime granulare a lenta cessione specifico per orto, ricco di Azoto, Potassio e Fosforo, per aiutare le radici nella prima fase di sviluppo.
Durante la fase vegetativa, entro giugno, dobbiamo effettuare almeno due sarchiature leggere, così da ripulire il terreno e ridurre la competizione con le erbe infestanti.
Togliamo verso luglio i bulbi dal terreno e facciamoli asciugare al sole sul campo per due/tre giorni. Poi li spostiamo in un luogo secco e ben ventilato per conservarli al meglio.
Come irrigare l’Aglio
Sono sufficienti le precipitazioni stagionali quando l’Aglio si trova nelle prime fasi della sua vita vegetativa. Nei mesi estivi invece lo innaffiamo quando il terreno è asciutto e interrompiamo in autunno, nel momento in cui le foglie seccano e cominciano a svilupparsi i bulbi che saranno poi raccolti la primavera successiva.
Quali varietà di Aglio scegliere
Anche se tutti conosciamo l’Aglio bianco è bene sapere che esistono altre varietà.
L’Aglio bianco è il più diffuso per le sue qualità organolettiche e l’ottima resa. Si presenta con un bulbo molto grosso, con tunica e spicchi bianchi e il suo ciclo di maturazione è medio-precoce. Lo seminiamo tra ottobre e dicembre e tra gennaio e marzo per raccoglierlo a luglio.
L’Aglio Bianco Ottolini Certificato (ex Piacentino) è una varietà certificata Ense e iscritta nel registro delle varietà in Italia. L’Ottolini è stato ottenuto da piantine risanate in vitro ed è esente da virosi. Il suo aroma e sapore molto peculiari lo rendono originale e apprezzato da tutti. Rispetto alle altre varietà ha un’elevata conservabilità cui si aggiunge una produzione molto uniforme. Il bulbo ha una dimensione medio-grossa con la tunica bianco argentato con spicchi bianchi. Il suo ciclo di maturazione è precoce e lo seminiamo in autunno (ottobre-dicembre) e in primavera (gennaio-marzo) così da raccoglierlo a luglio.
L’Aglio rosso si caratterizza per un’ottima resa e conservabilità e per il sapore molto marcato e deciso. Lo distinguiamo per il suo bulbo con tunica bianca e striature rosate mentre gli spicchi sono rossi. Il suo ciclo di maturazione è tardivo, lo seminiamo da ottobre a dicembre e da gennaio a marzo, pronto per essere raccolto a luglio.
L’Aglio Messidrome è tradizionalmente la varietà certificata di Aglio più famosa del sud della Francia. I grandi bulbi sono di colore bianco e contengono 8-14 bulbilli. È una varietà autunnale molto produttiva e spesso il suo raccolto viene venduto allo stato semisecco e secco. Ha un ciclo di maturazione precoce e si semina solo in autunno, tra ottobre e dicembre, per raccoglierlo da maggio a luglio.
Altrettanto noto nella produzione della Francia meridionale è l’Aglio Germidour, anche in questo caso certificato. Lo riconosciamo per i bulbi bianco-violacei composti da 10-15 bulbilli. Il suo sapore è delicato e lo seminiamo tra ottobre e dicembre. In base alle pratiche colturali, tra maggio e giugno possiamo raccoglierlo per la sua grande produttività.
Prevenire le malattie dell’Aglio
Quando coltiviamo l’Aglio nell’orto dobbiamo controllare che non venga infettato dai funghi come la Peronospora che ne attaccano le foglie: un problema che si instaura a causa di marciumi radicali dovuti a un eccesso di umidità.
Altro nemico dell’Aglio è la Delia antiqua, detta anche Mosca della Cipolla, che se depone le sue larve sui bulbi porta alla morte della pianta.