Anche se possiamo coltivare le Cipolle in autunno, la maggior parte delle varietà si allevano in primavera. Quando le temperature minime superano stabilmente i 12°C possiamo iniziare a coltivarle nell’orto.
La Cipolla (Allium cepa) è una pianta bulbosa e con una semina scalare possiamo averla per tutto l’anno. Senza dimenticare che le Cipolle si conservano molto bene nel tempo e possono essere utilizzate per realizzare sottoli e sottaceti.
È bene sapere che esistono molte varietà di Cipolla, ognuna adatta per un particolare impiego. La Cipolla Borettana, che la una buccia color giallo paglierino e la polpa bianco avorio con striature, è particolarmente indicata per i sottaceti. Altre sono figlie della tradizione, come la Cipolla Ramata di Milano o la più nota Cipolla di Tropea Rossa nelle varietà lunghe o tonde.
Tutte queste varietà si seminano da marzo a settembre per una raccolta da aprile fino a ottobre, a seconda del periodo di semina o trapianto.
Come coltivare le Cipolle: da bulbo o da piantina
Possiamo iniziare la coltivazione delle Cipolle partendo dai bulbilli oppure dalle piantine già sviluppate che si trovano nei centri giardinaggio. I tempi di semina e di trapianto variano a seconda della varietà.
I bulbilli vanno piantati a una profondità doppia rispetto alla loro altezza, mantenendo una distanza di circa 30 cm tra ogni piantina. Per le piantine già germogliate vanno invece predisposte delle buche grandi e profonde il doppio rispetto al vasetto che contiene la piantina. Anche in questo caso manteniamo una distanza di almeno 15 cm tra ogni piantina.
Dove coltivare le Cipolle
Una posizione soleggiata sarà perfetta per la maggior parte dei mesi. In estate possono patire i raggi solari diretti ed è bene ombreggiare le piante durante le ore più calde del giorno.
La resistenza al freddo cambia in funzione delle varietà, ma le Cipolle hanno una buona tolleranza, anche fino a -5°C. Per un raccolto ricco la temperatura ideale di crescita è compresa tra i 10°C e i 30°C.
Il terreno in cui coltiviamo le Cipolle dovrà essere fertile, soffice e ben concimato. La soluzione ideale è di stendere un concime organico, come lo stallatico pellettato, fin dall’autunno precedente, in che risultati ben incorporato in primavera. Vanno evitate le concimazioni troppo a ridosso del trapianto.
Inoltre è bene effettuare la rotazione delle colture, evitando di colture le Cipolle o altre Liliacee (come Aglio, Scalogno o Porri) ogni anno nella stessa aiuola. Sarebbe meglio attendere 3 anni prima di tornare a coltivare una Liliacea. Leggi questa notizia per maggiori informazioni sulla rotazione delle colture dell’orto!
Dopo la semina o il trapianto dovremo prevedere dei periodi interventi di sarchiatura per estirpare le erbe infestanti che potrebbero togliere acqua e nutrienti alle Cipolle.
Dopo circa tre mesi dalla semina, le Cipolle dovrebbero essere pronte per la raccolta ma dipende molto anche dalla varietà.
Come irrigare le Cipolle
Essendo una pianta sotterranea teme i ristagni idrici che possono provocare marciumi. Nelle prime fasi di sviluppo è richiesta poca acqua e l’acqua piovana può essere sufficiente. In fase di accrescimento del frutto dobbiamo invece mantenere sempre umido il terreno. Più la pianta cresce e più avrà bisogno di acqua.
Circa 15 giorni prima della raccolta sospendiamo le irrigazioni. Servirà per migliorare la qualità dei bulbi.
Quando raccogliere le Cipolle
Le Cipolle più giovani, da mangiare crude in insalata, possono essere raccolte anche quando la pianta è ancora verde.
Per quelle che invece sono destinate alla conservazione dovremo aspettare che il fusto e le foglie inizino ad accasciarsi su sé stessi.
All’atto della raccolta, tiriamo delicatamente la pianta in modo estirpare il bulbo. Una volta raccolte le Cipolle andrebbero lasciate asciugare all’aria per una settimana prima di essere conservate. Scegliamo un luogo fresco, ventilato e al riparo dalla pioggia. Quando le foglie si saranno essiccate potremo tagliarle e conserveremo le Cipolle in luogo buio e asciutto, in un sacco di iuta o opportunamente forato.
Se col passare del tempo qualche bulbo inizia a germogliare o marcire, togliamolo per evitare che rovini anche gli altri.