Perché gli appassionati di giardinaggio italiani si dedicano alla coltivazione delle piante in giardino e in casa? Cosa li spinge? E quali sono al contrario i freni che limitano lo sviluppo del gardening nel nostro paese? Lo spiega la ricerca di Promogiardinaggio.
Appassionati di giardinaggio italiani: perché fanno giardinaggio
Promogiardinaggio ha recentemente realizzato una ricerca di mercato, condotta dall’istituto di ricerca Kkienn, frutto di una serie di interviste a oltre 1.600 famiglie italiane appassionate di giardinaggio. Tra i tanti aspetti analizzati, una sezione è stata dedicata alle spinte e agli ostacoli che stimolano o riducono lo sviluppo della passione per il gardening in Italia.
Il primo motivo per cui gli italiani si dedicano al giardinaggio è il desiderio di avere uno spazio verde in casa esteticamente piacevole (82% degli intervistati). Un “angolo di pace” in cui rilassarsi (78%) e passare piacevolmente il tempo libero (76%).
Ma lo “spazio verde” non è solo uno spazio bello in cui rilassarsi. È infatti interessante notare come in molti casi l’attività di coltivazione delle piante si basi su valori ben superiori alla semplice estetica. Coltivare le piante in giardino o sul terrazzo ci fa sentire piacevolmente in contatto con la natura (74%), dare la vita a nuove piante dà una grande soddisfazione personale (76%) e vedere la corretta crescita e fioritura delle amiche piante dà benefici anche al coltivatore. Il benessere delle piante corrisponde al benessere del coltivatore. Un rapporto quindi “umanizzato”, tanto che il 65% degli appassionati italiani considera le piante come membri della famiglia come gli animali di casa.
Le gioie del giardinaggio
Analizzando più approfonditamente le soddisfazioni e le gioie connesse al giardinaggio, i benefici personali nel vedere crescere correttamente le piante (49%) è addirittura superiore alla creazione di uno spazio di relax (42%).
Interessante anche la parte di appassionati che si dedica al giardinaggio per produrre ortaggi biologici (20%), per risparmiare sull’acquisto di frutta, verdura e fiori (8%) e chi lo fa per continuare una tradizione familiare (8%).
I dolori del giardinaggio
Le difficoltà e le delusioni connesse alla coltivazione sono legate essenzialmente a due fattori: le malattie e i problemi di sviluppo delle piante (per il 94% degli intervistati) e le difficoltà oggettive connesse all’impegno richiesto per la cura delle piante (49%).
Nel primo caso la preoccupazione maggiore è legata alle infestazioni da parassiti e malattie fungine (42%) cui spesso l’hobbista non sa porre rimedio. Al secondo posto troviamo la delusione per coltivato in modo sbagliato la pianta o per averla danneggiata involontariamente (32%).
Le motivazioni legate alle difficoltà connesse all’impegno richiesto per la cura delle piante trovano al primo posto la mancanza di competenza (21%). Le conoscenze in merito alle potature e alle concimazioni sono spesso limitate ed è alto timore di sbagliare e di causare la morte della pianta.
Altre motivazioni sono legate all’impegno fisico richiesto per le operazioni più faticose (16%) e alla mancanza di spazi per proteggere le piante in inverno (16%).
Spesso gli appassionati non hanno molto tempo per dedicarsi al giardinaggio: lavoriamo tutto il giorno e le ore della giornata sembrano sempre meno. Diventano così un ostacolo allo sviluppo di spazi verdi anche l’impegno richiesto per le operazioni a elevata frequenza come le irrigazioni (12%) o la mancanza di persone di fiducia a cui affidare le piante in assenza del proprietario (16%).
Il 4% ha problemi con il vicinato: la maggior parte dei problemi sono connessi all’acqua dell’irrigazione in eccesso che scende nei piani inferiori.