Possiamo coltivare un Gelso per aggiungere al nostro giardino un albero grazioso, solitamente coltivato come albero ornamentale ma capace di offrirci frutti dolci e gustosi.

Il Gelso (Morus) è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Moracee e comprende decine di specie. Le più diffuse sul nostro territorio sono il Morus nigra con frutti neri e il Morus alba con frutti bianchi. Ma ci sono anche varietà con frutti bianchi e rossi e senza semi.

I frutti del Gelso assomigliano molto alle comuni More, ma sono più grandi e allungati. Per essere precisi, il frutto del Gelso è un’infruttescenza, il sorosio, composta nella parte centrale del frutto vero e proprio e nella parte superficiale da una polpa derivante dal calice fiorale ingrossato e carnoso.

Il Gelso è un albero da frutto deciduo molto longevo e può superare gli 8/10 metri di altezza. In passato veniva coltivato anche per l’allevamento dei bachi da seta, molto ghiotti delle sue foglie.

Dove coltivare il Gelso

È in grado di sopportare le basse temperature fino a -15°C e si adatta a tutti i climi del nostro paese. Il Gelso bianco è più resistente al freddo, anche sottozero e cresce bene in tutta Italia, mentre il Gelso nero è più diffuso nelle regioni più calde.

Per ottenere sia un’abbondante fioritura sia una buona produzione di frutti, collochiamolo in un’area soleggiata: così lo proteggeremo anche dal freddo invernale.

Come coltivare il Gelso

Il trapianto del Gelso non differisce da quello di qualsiasi altra pianta. Quando entra in riposo vegetativo, verso ottobre o novembre a seconda della fascia climatica, è il momento migliore per procedere.

Creiamo una buca abbastanza profonda per ospitare il pane di terra dell’alberello (almeno 50 cm di profondità e larghezza) e integriamo nel suolo una buona dose di concime organico, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante consentito in agricoltura biologica. Lasciamo la buca scoperta per almeno una settimana durante la quale controlliamo il perfetto drenaggio dell’acqua in eccesso, anche grazie a all’irrigazione o a un temporale. I ristagni idrici provocano asfissia e marciumi radicali, cioè il focolaio per le malattie fungine. In caso, possiamo collocarlo in un altro punto e approfondire la buca, integrando nel suolo una dose abbondante di sabbia silicea e ghiaia per migliorare il deflusso dei liquidi.

A questo punto posizioniamo la piantina alla giusta altezza con il colletto a livello del terreno e riempiamo la buca con un terriccio fertile. Infine pressiamo delicatamente il terreno e irrighiamo generosamente.

In alternativa possiamo effettuare il trapianto in febbraio, prima della ripresa vegetativa.

Ricordiamoci che questo albero cresce molto in altezza, perciò dobbiamo lasciargli tutto lo spazio necessario, scegliendo una posizione isolata e con una distanza di almeno 5/6 metri dalle strutture e da altri alberi.

Come irrigare il Gelso

Le sue radici si sviluppano in modo particolarmente importante e lo rendono resistente a periodi di siccità e in grado di trovare le sostanze nutritive necessarie alla sua crescita nel terreno. È infatti una pianta rustica e piuttosto autonoma e gli esemplari adulti si accontentano delle piogge e dell’umidità del suolo.

Interveniamo in estate e se le piogge sono assenti per lunghi periodi.

Come concimare il Gelso

Un ciclo di concimazione periodico, a partire da febbraio, aiuta la pianta a fruttificare velocemente e in modo costante: usiamo un fertilizzante granulare o pellettato consentito in agricoltura biologica.

Come potare il Gelso

Possiamo potare i rami, all’inizio della primavera e in autunno, per dare forma all’albero e per migliorare l’aerazione nella chioma. Una pratica quest’ultima utile per ridurre il rischio di malattie fungine.

Per evitare infezioni di batteri e virus, proteggiamo le ferite inferte dalle potature con un mastice cicatrizzante per quelle più grandi e la Propoli per i rami più piccoli.

Quando raccogliere i frutti

Da giugno i frutti sono maturi, ma per esserne davvero sicuri verifichiamo se si staccano facilmente dal peduncolo.

Il veloce deperimento ci obbliga a consumarli in breve tempo dopo la raccolta, ma possiamo anche farli seccare e usarli per realizzare diversi dolci. Per questa ragione non è facile trovare in commercio i frutti freschi di Gelso: un altro buon motivo per coltivarli nel nostro giardino!