Possiamo usare i corroboranti in giardino per migliorare le difese naturali delle piante e limitare l’insorgere di malattie fungine, la presenza di insetti parassiti o fisiopatie causate da errori di coltivazione.
Usati da sempre in agricoltura biologica nell’ambito della lotta integrata contro parassiti e spore fungine, i corroboranti sono recentemente entrati nei carrelli della spesa degli italiani in seguito all’entrata in vigore quest’anno del Decreto 33/2018, che ha tolto dal mercato hobbistico (cioè chi è senza patentino fitosanitario) la quasi totalità degli agrofarmaci che gli hobby farmer erano abituati a utilizzare. Anche quelli consentiti in agricoltura biologica.
Per ridurre l’uso di prodotti chimici e tutelare l’ambiente dovremo quindi abbracciare il “giardinaggio biologico” che vede nei corroboranti un importante alleato.
Perchè usare i corroboranti in giardino
Iniziamo col precisare che la produzione e vendita dei corroboranti in Italia è normata da decreti legislativi. Sono tutte sostanze di origine naturale, consentite in agricoltura biologica e vengono estratti da vegetali (Ortica, Tannino, Oli vegetali) o minerali (come la polvere di roccia).
La famiglia dei corroboranti abbraccia quindi un’ampia gamma di soluzioni, con obiettivi e metodologie d’uso differenti. La difesa integrata biologica prevede l’uso di più soluzioni contestualmente, in funzione del problema che vogliamo prevenire o combattere.
In alcuni casi svolgono un’azione insetticida. Il Sapone Molle crea sul fogliame un habitat poco adatto allo sviluppo di Acari e Afidi e lava anche la melata rilasciata da questi insetti. Gli Oli vegetali (Soia, Lino, ecc.) creano un “film” sugli insetti come le Cocciniglie soffocandole. La Propoli è un insetticida naturale prodotto dalle Api per proteggere gli alveari da virus e batteri.
Le polveri di roccia, come il Basalto, la Bentonite o il Silice, sono utili per prevenire e curare le malattie fungine. Contengono acido silicico che ha un effetto igroscopico e disidratante: a contatto con le spore le disgrega e crea sulle foglie un ambiente secco e inadatto allo sviluppo di malattie fungine.
L’acido acetico, estratto dall’Aceto, è invece un ottimo diserbante per eliminare le infestanti o il muschio dai camminamenti.
Tra i corroboranti ricordiamo anche l’Idrogenocarbonato di Sodio, il Gel di Silice, la Lecitina e gli estratti di Tannino.
Quando si usano i corroboranti
Non si tratta di insetticidi o fungicidi “chimici” quindi non aspettiamoci un effetto immediato. I corroboranti migliorano le difese naturale della pianta e vanno usati soprattutto preventivamente: per evitare che le piante vengano invase da insetti o funghi. Nei periodi di massimo pericolo, quindi in primavera/estate per gli insetti e nei mesi più umidi per le malattie fungine, effettuiamo dei trattamenti preventivi sul fogliame periodicamente.
Hanno una certa efficacia anche in presenza di insetti o funghi. In questo caso ridurremo gli intervalli dei trattamenti e useremo più corroboranti in funzione del problema che desideriamo combattere.
In funzione del tipo di corroborante, verifichiamo sulle confezioni i tempi di intervallo dei trattamenti per le attività preventive o di lotta.
La dose e la modalità di applicazione, molto più ripetitiva rispetto agli agrofarmaci, giocano un ruolo fondamentale per il conseguimento dell’efficacia.
Come si usano i corroboranti
In generale si diluiscono in acqua e si nebulizzano sul fogliame. Cerchiamo di raggiungere tutte le parti della pianta, in particolare le pagine inferiori delle foglie, più nascoste e spesso scelte dagli insetti per depositare le uova.