In Italia siamo abituati a coltivare il Lauroceraso per realizzare siepi, alte e compatte. Invece può trovare molti impieghi in giardino.
La Lauroceraso (Prunus lurocerasus) è un arbusto sempreverde originario dell’Asia e dell’Europa orientale e può essere allevato come cespuglio singolo, oppure come sfondo per bordure fiorite ma può anche essere coltivato in grandi vasi sul terrazzo. In quest’ultimo caso possiamo puntare anche su varietà nane di Lauroceraso.
Ha una crescita, vigorosa, si adatta benissimo al clima dell’Italia e le sue lunghe foglie, lucide e coriacee, sono un bel verde brillante.
In aprile poi dà il meglio di sé regalando abbondanti fioriture bianche, che in seguito diventeranno bacche nere.
Coltivare il Lauroceraso: clima e sole
Il Lauroceraso tollera il caldo e resiste al freddo fino a -15°C. Quindi si adatta bene un po’ in tutta Italia. Se il gelo dovesse danneggiare qualche ramo, possiamo potarlo all’inizio della primavera e il Lauroceraso tornerà a crescere.
Predilige una posizione assolata ma cresce bene anche in mezz’ombra.
Come trapiantare e concimare il Lauroceraso
Il trapianto si effettua in autunno o in febbraio.
Creiamo la buca che ospiterà la pianta con un paio di settimane di anticipo. Togliamo sassi e radici eventualmente presenti e distribuiamo sul fondo della buca un concime organico, come lo stallatico pellettato, o un concime organo-minerale granulare a lenta cessione per piante verdi.
Durante il periodo in cui la buca rimarrà aperta, irrighiamola per controllare che l’acqua defluisca rapidamente e non si formino ristagni. Così facendo spunteranno anche le eventuali infestanti e sarà più facile estirparle prima del trapianto. In questo periodo potete lasciare la pianta in vaso accanto alla buca che la ospiterà: inizierà ad acclimatarsi.
Dopo il primo fertilizzante all’atto del trapianto, dovremo prevedere un programma di concimazione annuale. Per esempio utilizzando un concime granulare a lenta cessione 4 volte all’anno all’inizio di ogni stagione.
Come irrigare il Lauroceraso
Le piante appena trapiantate richiedono maggiori cure poiché le radici sono giovani e non sono ancora penetrate in profondità. Specialmente in primavera e in estate, da marzo a settembre, facciamo in modo che il terreno risulti sempre umido.
Anche le piante coltivate in vaso devono essere regolarmente irrigate. L’umidità del terriccio presente nel vaso tende a evaporare sotto l’azione dei raggi solari.
Le piante adulte invece si accontentano dei temporali. Irrighiamo soltanto nelle calde giornate estive e in presenza di lunghi periodi di siccità. Il Lauroceraso sopporta brevi periodi di siccità, ma senza esagerare!
Come potare il Lauroceraso
Il Lauroceraso tollera bene i tagli e la potatura serve essenzialmente per mantenere una forma compatta e stimolare la crescita di nuovi rami. Si effettua due volte all’anno: prima dell’estate e alla fine dell’inverno. La potatura va effettuata preferibilmente con delle cesoie e non con un tosasiepi: per evitare di sfrangiare le grandi foglie decorative.