Quello di innaffiare le piante quando siamo in vacanza è un problema che riguarda molti appassionati di giardinaggio domestico. Le piante d’appartamento e quelle presenti sul terrazzo, specialmente in estate, rischiano di rimanere senza umidità e quindi di seccare se non ricevono le necessarie irrigazioni periodiche. Specialmente nelle giornate soleggiate e afose, i raggi solari possono far evaporare molto velocemente l’umidità presente nei vasi.
Ma niente paura! Abbiamo tante frecce al nostro arco per aiutare le nostre amiche piante, anche senza chiedere l’aiuto di vicini di casa o custodi.
Come innaffiare le piante quando siamo in vacanza: fattori da valutare
Prima di addentrarci nell’analisi delle varie soluzioni disponibili sul mercato, è opportuno analizzare alcuni fattori prima di effettuare una scelta.
La prima variabile è il numero di piante da irrigare e dove si trovano: dobbiamo cioè accudire solo le piante d’appartamento o anche quelle sul terrazzo?
Un secondo aspetto riguarda il numero di giorni di assenza. Le soluzioni sono infatti differenti se l’assenza è di pochi giorni oppure di un mese.
Un terzo fattore da valutare è la grandezza dei vasi. Nei contenitori di grandi dimensioni il terriccio riesce a trattenere e conservare meglio l’umidità al suo interno. Nei vasi di piccole dimensioni il fenomeno dell’evaporazione dell’umidità per effetto del sole è invece molto più marcato.
Ma vediamo ora quali sono le soluzioni offerte dal mercato per irrigare le piante di casa. Si tratta di prodotti e sistemi che hanno costi contenuti e alla portata di tutti: costano sicuramente di più le piante che rischierebbero di seccare.
Irrigare le piante con la micro irrigazione comandata da una centralina
Le piante del terrazzo sono esposte ai raggi solari e durante le afose giornate estive il loro terriccio è soggetto a una forte evaporazione. Alcune piante, specie se crescono in vasi piccoli, devono essere irrigate tutti i giorni. Mentre un grande vaso di Limone può resistere anche per una settimana, se ben irrigato prima della partenza, una pianta da fiore in un vaso da 10 cm esposta al sole avrà sicuramente bisogno di irrigazioni quotidiane nelle calde giornate estive. In questo caso anche una breve assenza di un week end potrebbe essere letale.
La soluzione migliore per irrigare le piante del terrazzo è un sistema di micro-irrigazione comandato da una centralina elettronica programmabile. I modelli più semplici funzionano con normali batterie e permettono di programmare il numero delle irrigazioni quotidiane (cicli) e la quantità di acqua da erogare (tempo d’irrigazione). La centralina comanda una elettrovalvola che libera o interrompere il flusso dell’acqua.
Per i terrazzi possiamo ricorrere a utili kit per 20 o 50 vasi che comprendono già i tubi principali, quelli secondari che portano l’acqua ai singoli vasi e i gocciolatori che fisseremo con picchetti (compresi) nel terriccio. La possibilità di acquistare moduli aggiuntivi, ci permette poi di realizzare un progetto personalizzato per le nostre esigenze.
Nei vasi più grandi posizioneremo 3 o 4 gocciolatori, per esempio le lunghe balconette rettangolari da agganciare alla ringhiera, mentre nei vasi più piccoli ne useremo solo 1. Inoltre potremo regolare l’intensità dell’erogazione su ogni singolo gocciolatore. Quindi potremo facilmente dosare l’acqua giusta per ogni vaso.
Questa soluzione permette di risolvere il problema dell’irrigazione del terrazzo non solo durante le vacanze estive, ma per tutto l’anno. Per la precisione dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’inverno: quando le minime scendono sotto lo zero la centralina deve essere portata al riparo in casa. Inoltre garantisce il giusto apporto idrico alle singole piante e permette di ridurre il consumo di acqua, a fronte di un costo accettabile.
L’unico limite è la disponibilità di un rubinetto sul terrazzo. Pur essendo possibile, grazie ad appositi adattatori, vi sconsigliamo di avvitare la centralina su un rubinetto all’interno dell’abitazione, specialmente in vostra assenza. Come qualsiasi prodotto, anche l’elettrovalvola può guastarsi e se eroga acqua in continuazione possono nascere dei problemi. Se il rubinetto è esterno, sarà più facile per un vicino di casa o un vigile del fuoco chiudere il rubinetto in caso di allagamento in vostra assenza.
Irrigare le piante con la micro irrigazione con serbatoio esterno
Se non abbiamo a disposizione un rubinetto sul terrazzo, possiamo ricorrere a un sistema di micro-irrigazione simile a quello descritto poco fa, ma che “pesca” l’acqua da un serbatoio esterno. Quindi è un sistema indipendente dalla rete idrica. Alcuni modelli funzionano con una normale batteria, quelli più evoluti sfruttano l’energia solare.
I serbatoi vengono venduti in kit completi di tubi e gocciolatori e possiamo scegliere tra modelli di varie dimensioni: da 10 fino a 80 litri. In base al numero delle piante e al numero di giorni in cui saremo assenti, potremo scegliere la soluzione che meglio rispondere alle nostre esigenze. Anche utilizzando due o più serbatoi.
Ci sono kit cordless alimentati da una batteria e kit da collegare alla rete elettrica con pompa. Nel primo caso dovremo posizionare il serbatoio in alto rispetto ai vasi, per permettere all’acqua di scendere grazie alla forza di gravità. Nel secondo caso sarà la pompa a spingere l’acqua nei vasi, ovunque essi siano rispetto al serbatoio.
Irrigare le piante con le bottiglie rovesciate e i sistemi per osmosi
Se si tratta di una assenza non molto lunga, dopo aver bagnato bene il terriccio, possiamo inserire a testa nel substrato in giù delle normali bottiglie di plastica piene d’acqua. Quando il terriccio tenderà ad asciugare, assorbirà l’acqua rilasciata lentamente dalla bottiglia.
In commercio possiamo trovare anche degli accessori da avvitare sul collo della bottiglia e strutture con picchetti da infilare nel terreno. Tutti accorgimenti per rendere più stabile la bottiglia ed erogare in modo più regolare l’acqua. Le bottiglie a testa in giù vanno bene per il terrazzo, poiché cadendo potrebbero bagnare il pavimento di casa; quelle più stabili possono essere usate anche in casa.
Un’altra tecnica sfrutta il fenomeno dell’osmosi. È sufficiente riempire un recipiente di acqua e creare un collegamento tra i singoli vasi e il serbatoio di riserva. Si possono utilizzare semplicemente dei pezzi di corda, ma in commercio possiamo trovare dei particolari irrigatori microporosi in terracotta da inserire nel terriccio collegate a un tubo da posizionare nel serbatoio.
Irrigare le piante con l’acqua complessata
È uno degli ultimi ritrovati della ricerca. L’acqua complessata è disponibile in gel (da distribuire sul terriccio o in un tubo da infilare a testa in giù nel vaso) o in piccole sfere e contiene acqua per 5 volte il proprio peso. Col passare del tempo il gel tenderà a decomporsi rilasciando acqua al terreno. La loro durata dipende dalla quantità di gel che metteremo a disposizione dei vasi.
Innaffiare le piante quando siamo in vacanza: i vasi con riserva d’acqua
Per innaffiare le piante quando siamo in vacanza i vasi con riserva d’acqua sono un’ottima soluzione. Permettono inoltre di razionalizzare il compito di irrigare le piante d’appartamento tutto l’anno e non solo quando siamo assenti.
Si tratta di contenitori dotati di un serbatoio d’acqua di riserva, che rilascia umidità al terriccio per evaporazione. Di solito hanno un indicatore della “riserva” per segnalare la necessità di riempire il serbatoio. In funzione della grandezza del vaso, avremo a disposizione una riserva da qualche litro d’acqua che ci permetterà di abbandonare le piante d’appartamento anche per una settimana senza timori.
Come innaffiare le piante d’appartamento quando siamo in vacanza
Come abbiamo visto per il terrazzo possiamo utilizzare un impianto di micro-irrigazione, con centralina o serbatoio, e in caso di assenze di pochi giorni possiamo optare in alternativa per le bottiglie rovesciate o gli irrigatori microporosi.
Per piante di appartamento, vi suggeriamo di lasciarle in casa e non trasferirle sul terrazzo. Sarà più fresca e il fenomeno dell’evaporazione sarà ridotto. Riunite i vasi in una zona ben illuminata, ma senza raggi diretti e senza correnti d’aria. La vicinanza con altre piante aumenterà l’umidità ambientale.
Se ci assentiamo per 3-5 giorni sarà sufficiente irrigare bene le piante. Possiamo inoltre stendere sul terriccio uno strato di torba compressa (viene venduta anche in dischi rotondi) utile per la pacciamatura. Se la inzuppiamo prima di partire, la torba rilascerà lentamente l’acqua.
Se ci assentiamo per 6-10 giorni possiamo utilizzare i gel di acqua complessata oppure i vasi con riserva d’acqua.
Per assenze superiori ai 10 giorni sarà bene ricorrere a un serbatoio che rilascia l’acqua ai micro irrigatori posizionati nei vasi. In funzione del numero di vasi e dei giorni di assenza potremo scegliere la soluzione più adatta alle nostre esigenze.