Sono tanti gli italiani che hanno l’hobby di coltivare le piante grasse! Hanno forme affascinanti e misteriose, alcune hanno bellissime fioriture e richiedono pochissime cure: sono le piante preferite da tutti i green lovers! Esistono poi così tante specie che spesso gli amanti delle cactacee creano delle vere e proprie collezioni, in cui si affiancano i Rebutia cajasensis ai Lithops (le pietre vive), fino ai bei fiori del Notocactus e degli Echinopsis.
I Cactus e le piante grasse sono molto resistenti ma per farli sviluppare e fiorire è importante fornirgli l’habitat di cui hanno bisogno. Abbiamo stilato un decalogo per aiutarvi a diventare amanti delle piante grasse!
Coltivare le piante grasse e i cactus: 10 regole per esemplari sempre in forma
1. All’atto dell’acquisto
Quando acquisti una pianta grassa sincerati che sia presente un cartellino di riconoscimento con il nome della specie botanica. È il primo passo per conoscere le condizioni corrette di coltivazione della pianta.
2. Articolo da regalo
Un appassionato di piante grasse sarà felice di ricevere un nuovo Cactus, ma per un non-hobbista potrebbe essere un regalo ingombrante. Prima di regalare un Cactus sinceriamoci che il fortunato destinatario abbia lo spazio e la voglia di curarlo.
3. Il vaso
Le piante grasse crescono anche in poche dita di terra, ma i vasi più profondi riducono il rischio di esporre la pianta ai pericolosi ristagni d’acqua. Molto temuti dai Cactus poiché fonte di marciumi, spesso irrecuperabili.
4. Il substrato
Le piante grasse richiedono un substrato molto poroso che non crea ristagni. Usiamo sempre un terriccio specifico per cactacee e piante grasse, già arricchito con sabbia per migliorare il drenaggio.
5. Il Drenaggio
Per migliorare ulteriormente il drenaggio dell’acqua in eccesso stendiamo sul fondo del vaso uno strato di 10 cm materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa.
Compriamo piante con il nome botanico Puliamo le piante grasse periodicamente
6. L’irrigazione
Usate acqua non calcarea (per esempio quella piovana) o lasciata decantare nell’innaffiatoio per un giorno. L’acqua deve essere a temperatura ambiente per evitare stress alle radici.
7. La concimazione
Il substrato contenuto nel vaso ha risorse limitate e destinate a esaurirsi. È perciò fondamentale prevede un ciclo di concimazione. Possiamo usare un concime specifico per cactacee in formulazione liquida da diluire nell’acqua dell’irrigazione. In alternativa possiamo utilizzare un concime granulare a lenta cessione per piante grasse, 4 volte all’anno all’inizio di ogni stagione.
8. La fioritura
In prossimità della fioritura (secondo la specie in autunno, a fine inverno o a inizio estate), somministrate concimazioni ad alto tenore di fosforo e potassio (che stimola la fioritura).
9. La pulizia
Controllate periodicamente lo stato di salute delle piante. Potete aiutarvi anche con una lente d’ingrandimento. L’obiettivo è di individuare eventuali parassiti o fisiopatie delle piante alle prime avvisaglie, quando è più facile intervenire per correggere il problema. Una volta al mese, puliamo le piante più spinose con l’aiuto di un pennello morbido.
10. L’irrigazione
I Cactus resistono alla siccità, ma vivono meglio se correttamente irrigati. In estate innaffiate le piante all’aperto ogni 3 giorni, quelle che rimangono in casa ogni 8-10 giorni. In inverno, occorre fornire pochissima acqua ogni 15 giorni.
Io ne posseggo decine, di tutti i tipi cactus Grusoni e molte altre essenze, ma occorre costanza in estate e ricoveri in inverno difficoltà nei travasi ma ci sono trucci per non pungersi, non è semplice e non da tutti, i miei hanno anche più di decine di anni, pericolosi per i bambini e anche per i cagnolini, i fiori sono rari e rimangono per pochi giorni se non ore, hanno tutti l’aspetto di un tromboncino di colori dal bianco al rosso al giallo, vedere per credere ma come sempre dedicazione tempo e volontà sono le coltivazioni più difficili
Grazie per i tuoi consigli!