In ottobre dobbiamo iniziare a proteggere le piante dal gelo invernale. In particolare quelle che non resistono sotto i 5°C e devono essere protette fino ad aprile, cioè quando avremo scongiurato le gelate tardive.

Come proteggere le piante dal gelo in giardino

Per proteggere le piante coltivate in giardino possiamo utilizzare dei tunnel in kit, costituiti da un telo in plastica o tessuto non tessuto e archetti da infilare nel terreno. Sono particolarmente adatti per proteggere un orto o una aiuola fiorita.

Per singole piante di piccole dimensioni possiamo ricorrere alle campane di vetro o plastica. Per gli orti di piccole dimensioni ci sono interessanti campane in plastica di forma rettangolare.

Negli arbusti più delicati possiamo proteggere le chiome con un telo antigelo in tessuto-non-tessuto. Viene venduto in cappucci già confezionati oppure in rotoli.

La pacciamatura

Per proteggere le radici delle piante coltivate in giardino, nelle siepi e nelle aiuole possiamo ricorrere alla pacciamatura. Una tecnica che imita quanto avviene in natura, con la caduta delle foglie che coprono il suolo, e prevede la distribuzione ai piedi delle piante uno strato di materiale, più o meno naturale. In funzione dell’altezza dello strato di pacciamatura potremo ridurre il gradiente termico tra l’esterno e lo strato superficiale delle radici.

Possiamo utilizzare materiali naturali, come foglie, corteccia, cippati di legno o paglia, oppure teli di polietilene.

Oltre a proteggere le piante dal gelo, la pacciamatura è utile per ridurre in modo naturale la presenza di parassiti e malattie fungine e limita l’evaporazione dell’umidità diminuendo i consumi d’acqua. È quindi utile per tutto l’anno e non solo in inverno.

Per i vasi coltivati sul terrazzo possiamo ricorrere a particolari dischi di fibra di cocco, che svolgono una funzione pacciamante e possono essere facilmente tagliati per adattarli a qualsiasi contenitore.

Come proteggere le piante in vaso dal freddo

Le piante d’appartamento tropicali che abbiamo spostato sul terrazzo in estate devono essere riportate in casa in settembre, quando le temperature minime si avvicinano ai 15°C.

Ma alcune piante coltivate in vaso sul terrazzo non possono essere spostate in casa. Come per esempio il Limone, l’Oleandro o l’Alloro.

La soluzione migliore è l’adozione di una piccola serra da terrazzo. Di solito è composta da elementi componibili e un telo trasparente in plastica dotato di apertura. Costano poco, si montano e smontano in pochi minuti e permettono di prolungare la vita delle stagionali e di proteggere le piante che non sopportano il gelo intenso.

Se abbiamo spazio sul terrazzo o un giardino possiamo puntare su una serra in vetro o in policarbonato. I modelli più sofisticati sono dotati di sistemi riscaldanti e apertura programmata delle finestre per controllare temperatura e ventilazione.

In mancanza di una serra o in caso di piante grandi, possiamo proteggere le chiome con i cappucci antigelo in tessuto-non-tessuto. Anche in questo caso ricorriamo alla pacciamatura, con corteccia, foglie secche o i dischi di fibra di cocco. Se le temperature scendono molto sotto lo zero, possiamo proteggere il terriccio avvolgendo i vasi con stuoie o pezzi di cartone.

Non abbandoniamole!

Dopo aver posizionate le piante nella serra e protetto quelle più grandi con cappucci e pacciamatura non dobbiamo abbandonarli fino in aprile!

Controlliamo periodicamente lo stato di salute delle piante. In particolare nella serra in cui si crea un microclima e una umidità ottimale per lo sviluppo di malattie fungine. Nelle giornate invernali di sole apriamo la serra nelle ore più calde: in modo da arieggiare ed evitare eccessi di umidità.