Quella di piantare un arbusto in giardino è un’operazione che tutti possiamo affrontare a patto di prestare attenzione ad alcune regole fondamentali.

Quando piantare un arbusto in giardino?

Iniziamo con la domanda più frequente: quel è il periodo migliore per piantare gli arbusti in giardino?

In linea di massima i periodi migliori per effettuare i trapianti sono la primavera e l’autunno, quando non è ancora arrivato il caldo afoso estivo e siamo lontani dalle gelate invernali.

Va però detto che le piante coltivate in vaso, che acquistiamo nei centri giardinaggio, possono essere trapiantate anche in altri periodi dell’anno, poiché trarranno sicuramente giovamento dallo spostamento dal vaso al suolo. In questo caso però evitate le giornate troppo calde e troppo fredde.

Come acquistare un arbusto?

Non sempre nei centri giardinaggio gli arbusti sono fioriti o sviluppati: informiamoci prima del tipo di pianta che desideriamo acquistare e se è adatta al nostro clima e alle caratteristiche del nostro giardino (sole, ombra, temperatura, ecc.).

Quando scegliete il vostro arbusto osservate bene la pianta in tutte le sue parti per controllare che sia in ottima salute. Per esempio le radici non dovrebbero affiorare in superficie, né dovrebbero esserci grosse radici che fuoriescono da sotto il vaso dai fori di drenaggio. Anche il colletto (cioè il punto di intersezione fra il fusto e le radici) dovrebbe essere appena visibile: né troppo interrato né superficiale, così come il punto di innesto.

Come piantare un arbusto?

Le buche d’impianto che ospiteranno le piante o il singolo esemplare vanno preparate con largo anticipo, almeno un paio di settimane.

Aiutandovi con una vanga create una cavità delle dimensioni necessarie, togliete i sassi più grossolani e incorporate sul fondo della buca un concime organico, cioè naturale, o un fertilizzante organo-minerale granulare a lenta cessione.

Nelle settimane in cui le buche rimarranno aperte, abbiamo la possibilità di verificare, in seguito a un temporale o a un ciclo di irrigazione, se il drenaggio dell’acqua è efficiente o se si formano delle pozze. Nel secondo caso dovremo intervenire inserendo sabbia o, nei casi più gravi, creando le condizioni affinchè l’acqua defluisca rapidamente (per esempio con delle canaline di scolo).

Sempre in questo periodo controlliamo la presenza di erbe infestanti o delle loro radici che potremo facilmente estirpare.

Quando deve essere profonda la buca?

La buca deve essere larga e profonda il doppio della zolla radicale della pianta. Se quindi la nostra zolla misura 30 cm di altezza e 20 cm di larghezza, la buca dovrà essere 40×40 cm con una profondità di circa 60 cm.

Come si procede?

Dopo aver preparato e controllato le buche d’impianto con largo anticipo, possiamo accingerci all’atto del trapianto vero e proprio.

Stendiamo sul fondo della buca uno strato di 10 cm di materiali inerti, come l’argilla espansa o la ghiaia: sarà utile per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso e proteggere le radici. Quindi stendiamo uno strato di terriccio nuovo. Possiamo utilizzare la terra che abbiamo tolto, opportunamente sminuzzata, o meglio ancora un substrato di qualità possibilmente specifico per il tipo di pianta. Nel caso di piante acidofile dovremo sicuramente usare un substrato specifico per queste particolari piante per rendere più acido il pH del suolo. Per maggiori informazioni sulle esigenze delle piante acidofile leggi questa notizia.

A questo punto possiamo collocare la pianta nella buca, in modo tale che il colletto si trovi leggermente al di sopra del livello del terreno. In seguito alle prime irrigazioni la zolla si compatterà e si abbasserà leggermente, portando il colletto al livello del suolo.

Dopo aver posizionato la pianta correttamente, riempiamo la buca con il terriccio. Alla fine pressiamo con i piedi la terra per eliminare le eventuali sacche d’aria presenti e stimolare il contatto delle radici con il substrato. Intorno al fusto è opportuno creare un leggero avvallamento: in questo modo l’acqua dell’irrigazione non verrà dispersa e indirizzata verso le radici.